In questi giorni si parla molto dell’ipotesi che venga considerata, nel caso di Giulia Cecchettin, l’aggravante della premeditazione. Sono molti ormai gli indizi che portano a ritenere che Filippo Turetta abbia a lungo pensato a come uccidere Giulia per poi darsi alla fuga. Un oggetto, un libro ritrovato vicino al cadavere, porta a supporre che oltre alla premeditazione ci sia stata una crudeltà cinica messa in atto, rappresentata da quello che potrebbe essere stato l’ultimo regalo di Filippo a Giulia.
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Anche i mostri si lavano i denti: scherzo del destino o un messaggio macabro alla vittima?
“Anche i mostri si lavano i denti”: è questo il titolo del libro trovato accanto al cadavere di Giulia. Su di lei reperiti oggetti effettivamente prevedibili come i suoi vestiti ed i suoi effetti personali, e poi un oggetto decisamente peculiare sulla scena di un ritrovamento, ovvero un libro illustrato per bambini. Il titolo è inquietante, se si pensa a quanto riassuma l’intera narrazione della personalità di Filippo Turetta, bravo ragazzo che cela in sé una pulsione di violenza mostruosa, tale da portarlo a compiere un omicidio, massacrare di botte una ragazza, disperderne il cadavere nella sterpaglia.
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Un altro mostro che si lava i denti: la normalità del quotidiano e la bestialità di una natura comunque non ignorabile, come quella del mostro dei fumetti. C’è quindi da chiedersi se quel libro che Giulia aveva con sé fosse una sua proprietà o, peggio, un ultimo regalo con funzione di messaggio che il suo ex fidanzato le ha voluto dare, fornendo una sorta di anticipazione a quello che avrebbe fatto poche ore dopo. Anche questo elemento, dunque, potrebbe essere considerato nel quadro della premeditazione.
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