Ergastolo. E’ questa la pena che, con ogni probabilità, verrà inflitta alla mamma del piccolo Alfie Philips e al suo compagno per aver compiuto violenze inaudite e ripetute nei confronti di questo angioletto nella foto in alto, fino a portarlo alla morte. A 18 mesi mesi appena. I fatti risalgono al novembre del 2020 e sono avvenuti nella regione del Kent, nel Regno Unito.
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Violenze inaudite e ripetute contro il piccolo Alfie
Sian Hedges, di 27 anni, e il suo compagno dell’epoca, Jack Benham, di 35 anni, sono stati dichiarati colpevoli della corte della corona di Maidstone. La sentenza di condanna arriverà il 19 dicembre. E potrebbe essere appunto l’ergastolo. Sul corpo di Alfie erano stati trovati 70 segni visibili di ferite visibili, una “miriade di lividi”, costole, un braccio e una gamba rotti. Le analisi sul suo corpo avevano anche riscontrato tracce di cocaina nel sangue.
Secondo quanto riferito dal procuratore Jennifer Knight, “è chiaro che Alfie è stato ferito deliberatamente in più di un’occasione, culminata in un’aggressione perpetrata nei suoi confronti la notte tra il 27 e il 28 novembre 2020, che ha portato alla sua morte”. I due condannati hanno ammesso di aver fatto uso di cocaina quella sera, oltre a bere whisky.
Il procuratore ha poi aggiunto che i due imputati erano comunque “entrambi d’accordo nell’impartire una sorta di ‘disciplina’ aggressiva e violenta ad Alfie. E questo ha provocato la sua morte”. In alcuni messaggi, Benham ha definito il bimbo un “piagnucolone” e “il tuo piccolo st*zo”, dicendo che gli avrebbe “dato un colpo nell’orecchio” dopo aver spento il riscaldamento nella sua roulotte. L’uomo e la donna hanno negato le accuse, ma il procuratore Knight li ha gelati: “È tutta una bugia, la verità è che tu e Sian (la madre) eravate entrambi presenti e coinvolti in quell’aggressione, tu e lei avete entrambi ucciso Alfie”.