Uccisa a soli 36 anni da una terribile malattia: nel mondo della musica sudafricana e internazionale, si è spenta una delle stelle più luminose. Stiamo parlando di Bulelwa Mkutukana, meglio conosciuta come Zahara. Il ministero della Cultura sudafricano ha confermato la triste notizia, annunciando che la cantante afro-pop è deceduta a causa di complicazioni al fegato.
Zahara: un fiore che sboccia
Zahara, il cui nome d’arte significa “fiore che sboccia”, ha lasciato un’impronta indelebile nella musica sudafricana e nel cuore dei suoi fan. La sua carriera musicale ha conosciuto il successo nel 2011 con l’uscita dell’album “Loliwe“. Le prime copie di questo album sono state esaurite in soli 72 ore dal suo rilascio, un exploit che ha sorpreso e deliziato il pubblico. Meno di tre settimane dopo, “Loliwe” è stato certificato doppio disco di platino in Sudafrica, con oltre 100.000 copie vendute solo in patria. Il video musicale del singolo omonimo ha superato le 5 milioni di visualizzazioni su YouTube. Zahara è diventata così la seconda musicista sudafricana, dopo Brenda Fassie, a raggiungere un simile successo in così breve tempo.
Zahara, la battaglia contro l’alcol
Nel 2019, Zahara aveva condiviso apertamente la sua lotta contro la dipendenza dall’alcol, e molti sospettano che i suoi problemi di salute fossero in parte collegati a questa battaglia personale. La sua famiglia aveva confermato il suo ricovero in ospedale il mese scorso, chiedendo ai sudafricani di tenere la cantante nelle loro preghiere. (Continua a leggere dopo la foto)
Il cordoglio dei fan
Nata il 9 novembre 1987 a East London, Zahara è scomparsa lunedì notte in un ospedale di Johannesburg, secondo quanto riportato dal sito web statale di notizie Sabc. Anche se la famiglia non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, i fan stanno condividendo il loro dolore e tributi sui social media, dimostrando quanto fosse amata e influente la sua musica.
Zahara ha pubblicato cinque album e ha ricevuto numerosi premi, sia a livello locale che internazionale. Nel 2020, è stata inclusa nella prestigiosa lista delle “100 donne più influenti dell’anno” stilata dalla BBC.
Nel maggio del 2012, durante i South African Music Award, Zahara ha vinto ben otto premi, tra cui Migliore Artista Donna e Album dell’Anno. La sua musica, che è stata classificata come afro-soul, è stata descritta come un mix tra gli stili di Tracy Chapman e India Arie. Zahara cantava sia nella sua lingua madre, lo xhosa, che in inglese. È stata anche un’ambasciatrice del marchio per l’Ospedale Pediatrico Nelson Mandela.
L’impegno di Zahara sulla violenza contro le donne
La cantautrice non si è limitata alla musica: ha spesso affrontato il tema della violenza contro le donne in Sud Africa, rivelando di esserne stata vittima. In un’intervista con una radio locale l’anno scorso, Zahara aveva dichiarato di aver scelto di fare musica non per ottenere riconoscimenti, ma per portare conforto alle anime spezzate che avevano bisogno di guarigione.
Zahara ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica sudafricana e continuerà a vivere nei cuori dei suoi fan attraverso la sua musica e il suo impegno sociale. La sua prematura scomparsa rappresenta una perdita irreparabile per la comunità musicale e per il Sudafrica intero.