La rabbia e il cordoglio degli italiani per il brutale omicidio di Giulia Cecchettin, commesso dal suo ex ragazzo Filippo Turetta, da qualche giorno hanno lasciato spazio soltanto alle polemiche politiche e mediatiche. A scatenare la furia degli hater sui social, o a provocare reazioni sopra le righe tra alcuni commentatori, è stata probabilmente l’onnipresenza sui media di Gino ed Elena Cecchettin, rispettivamente padre e sorella di Giulia. L’ospitata di Gino da Fabio Fazio ha provocato reazioni di ogni tipo. Per non parlare dei vecchi post sessisti condivisi su Twitter dal papà di Giulia. L’introduzione di un tema divisivo come il cosiddetto ‘patriarcato’ ha poi fatto il resto. Inevitabile che in questa arena di scontri senza esclusione di colpi dovesse gettarsi anche Vittorio Feltri. Le sue parole sono dure come pietre.
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Vittorio Feltri non fa sconti alla famiglia di Giulia Cecchettin
“La ragazza uccisa, Giulia, non riesco a dimenticarla, provo una pena infinita, ma le chiacchiere dei suoi familiari e della sinistra mi hanno rotto le balle”. È questo il tweet di Vittorio Feltri che sta scatenando una vera e propria bufera social tra chi gli dà ragione e chi, invece, lo critica aspramente per aver osato parlare male della famiglia Cecchettin.
La ragazza uccisa, Giulia, non riesco a dimenticarla, provo una pena infinita, ma le chiacchiere dei suoi familiari e della sinistra mi hanno rotto le balle.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) December 11, 2023
Ma la posizione di Feltri sulla vicenda dell’omicidio di Giulia non è certo inedita. Rispondendo in questi giorni alle lettere dei suoi lettori, ad esempio, l’attuale direttore editoriale de Il Giornale aveva già sostenuto che combattere la violenza sulle donne è giusto, ma “non comprendo perché elevare a guru nazionale” Gino Cecchettin. Secondo il giornalista rispetto a questa vicenda c’è una “ossessione mediatica che è insana. Come dimostra, ad esempio, la prima pagina del quotidiano Repubblica di qualche giorno fa, che recava la fotografia della cameretta di Giulia, il titolo era: ‘Nella stanza di Giulia’. È come se si trattasse di una diva di Hollywood e il paparazzo fosse riuscito ad introdursi in casa sua”.
Vittorio Feltri punta il dito anche contro Elena Cecchettin che, secondo il suo parere, “attribuisce la responsabilità della morte della sorella al patriarcato, allo Stato, al governo e sostiene che il fischio per strada sia una sorta di preludio del femminicidio. Non posso fare a meno di notare che i componenti di questa famiglia hanno dato prova di una capacità straordinaria di fare, per di più da subito, di un lutto una occasione per cambiare vita e carriera, per reinventarsi, per proporsi e per candidarsi alla copertura di ruoli attinenti alla politica”, conclude il giornalista con l’ennesimo colpo basso nei confronti dei Cecchettin.
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