Esiste una lunga serie di farmaci, rinvenibili in una lista nera consultabile e predisposta dalla Ong francese Prescrire, che sono in realtà estremamente dannosi per l’uomo. Con essi si cura una patologia o un dato problema, ma possono anche risultare molto pericolosi per certi aspetti. È questo l’allarme lanciato da Prescrire, l’associazione che già dal 2010 analizza il rapporto rischi-benefici dei farmaci in commercio in tutto il territorio dell’Ue. L’associazione indipendente prima di pubblicare il suo elenco aggiornato osserva una rigorosa metodologia: ricerca documentale sistematica e riproducibile, risultati basati su criteri di efficacia rilevanti per i pazienti, priorità dei dati in base al loro livello di evidenza, confronto rispetto al trattamento di riferimento. Complessivamente, nell’elenco che abbiamo citato dei farmaci più dannosi, suddiviso per patologie, sono elencati ben 105 medicinali. Nell’ultimo aggiornamento sono stati aggiunti altri 12 farmaci. Vediamo, ora, alcuni tra quelli più diffusi, e più dannosi.
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Contaminazioni da piombo e rischio allergie
In particolare, sono state individuate medicine utilizzate nei disturbi e nei dolori intestinali, che sarebbero addirittura contaminate da piombo. Esse, peraltro sono tipicamente contrassegnate col bollino rosso argille medicate “utilizzate in vari disturbi intestinali tra cui la diarrea”, ustioni gastriche o reflusso, quali i seguenti prodotti, con, tra parentesi, il principio attivo: Actapulgite o Gastropulgite (attapulgite); Smecta (diosmectite); Rennieliquo (idrotalcite); Bedelix o Gelox (monmectite); Gastropax o Neutroses (caolino). Altro medicinale a finire all’indice, a causa del rischio di allergia, è il Maxilase e i suoi generici, sciroppi per la tosse usati contro il mal di gola. La stessa Prescrire consiglia, in tali casi, piuttosto il comune paracetamolo. Nella tosse, i prodotti a base di pentossivina (Vicks Pectoral Syrup 0.15% o Clarix Dry Cough Pentoxyverine), pur non contenendo antistaminici o oppioidi, come altri sciroppi, possono parimenti cagionare problemi cardiaci o allergie.
Gli antinfiammatori
Tra i farmaci antinfiammatori non steroidei, il Tilcotil (tenoxicam), il Feldene (piroxicam) e i generici come il Primalan, usato contro l’infezione batterica o virale, non parrebbero essere molto più efficaci di altre, presentando inoltre rischi digestivi e cutanei anche molto gravi. Infine, riguardo al Tanakan (ginkgo biloba), emerge il rischio di emorragie, disturbi digestivi e convulsioni che, per la rivista scientifica, non ne giustificano l’uso: colpiscono i disturbi cognitivi negli anziani; non hanno un’efficacia superiore rispetto al placebo e, inoltre, espongono appena descritti, come si leggere nel report di Prescrire.
Disturbi cardiovascolari e diabete
I farmaci da evitare per disturbi al cuore, poiché obsoleti, sono: nicorandil; fenofibrato; ciprofibrato; bezafibrato. Invece, i prodotti farmaceutici sconsigliati per il diabete, come ad esempio i prodotti ipoglicemizzanti, sono assolutamente controindicati, soprattutto per chi soffre di diabete di tipo 2. Infatti gli effetti collaterali sono: infezioni alle vie urinarie, pancreatiti, ipersensibilità e ostruzione delle vie respiratorie. Tra questi farmaci figurano: sitagliptina; saxagliptina; vildagliptina.
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