Con l’arrivo del freddo, si è verificato anche in Italia un “aumento esponenziale” dei virus respiratori, in particolare tra i bambini. Alcune regioni italiane stanno già affrontando una crescente pressione di pazienti sui loro pronto soccorso, con code difficili da smaltire e una crescente domanda di assistenza per bronchiolite da virus sinciziale, sindromi influenzali e polmoniti batteriche.
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Crisi del sistema sanitario: troppi reparti pieni
La situazione si presenta al momento particolarmente difficile in Lombardia, dove i reparti di pediatria degli ospedali milanesi sono sotto pressione. Il Buzzi di Milano, ad esempio, è stato costretto a trasferire alcuni pazienti in altre città, poiché tutti i letti di Rianimazione erano ormai occupati. L’Azienda Tutela della Salute (ATS) ha inviato comunicazioni a tutte le scuole e gli asili nido di Milano, invitando a mandare a casa i bambini con sintomi come febbre, tosse e starnuti e ad adottare rigorose misure igieniche per prevenire la diffusione del contagio.
Secondo il primario della Pediatria del Buzzi, Gian Vincenzo Zuccotti, stanno circolando diverse forme virali tra cui l’influenza, la para-influenza, il virus sinciziale e anche il Covid, sebbene in misura minore tra i bambini. Il pronto soccorso del Buzzi sta vedendo un aumento significativo dei pazienti pediatrici negli ultimi giorni, con tra i 150 e i 160 bambini che arrivano ogni 24 ore.
Anche a Roma, Sebastian Cristaldi, responsabile del pronto soccorso del Bambin Gesù, ha notato un aumento dei casi di bronchiolite negli ultimi 10 giorni, mentre il Mycoplasma pneumoniae, che ha causato un’epidemia di polmoniti infantili in Cina, per ora non sembra rappresentare un problema in Italia.
Virus sinciziale, perché preoccupa
Oltre ai virus respiratori comuni, il Covid-19 continua a circolare tra i bambini, anche se non sembra causare gravi sintomi. Tuttavia, il virus sinciziale preoccupa di più, poiché può essere molto pericoloso per i bambini di età inferiore a un anno, richiedendo spesso il ricovero in ospedale per la somministrazione di ossigeno a causa delle difficoltà respiratorie.
Molti esperti si aspettano un aumento dei casi nei prossimi mesi e sperano che i numeri rientrino nelle previsioni, evitando così una congestione del sistema sanitario. La situazione attuale sottolinea l’importanza delle misure preventive, come la vaccinazione antigrippale e il rispetto delle norme igieniche, per proteggere i bambini dai virus respiratori.
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