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Elettricità, fine del mercato tutelato spostata al primo luglio

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L’Arera, l’Autorità pubblica per l’energia, ha annunciato che per la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica “la data del primo di aprile è stata spostata al primo di luglio”.

Il presidente Stefano Besseghini ha spiegato che è stata “una decisione presa martedì”. Rinviata dunque la data di attivazione del Servizio a Tutele Graduali (STG), il servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del “fine tutela”.
L’Arera – in base a quanto previsto dall’ultimo decreto energia (181/23) – “per assicurare uno svolgimento coerente del processo del “fine tutela” per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità, ha fissato al primo luglio 2024 (rispetto al previsto primo aprile) la data di attivazione del Servizio a tutele graduali (Stg), il servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del “fine tutela” “. L’Autorità aveva già approvato, il giorno successivo al decreto, lo slittamento al 10 gennaio dello svolgimento delle aste per la selezione degli operatori che effettueranno il servizio.
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Cosa cambierà?

“Per l’energia elettrica recentemente c’è stato il Decreto Energia, che ha introdotto alcune modifiche importanti – ha aggiunto Besseghini -. Fra queste, lo spostamento delle gare (per individuare i fornitori di elettricità che saranno assegnati in automatico agli utenti del mercato tutelato che non avranno scelto un operatore di mercato libero, ndr). Avrebbero dovuto essere l’11 di dicembre, sono state portate al 10 di gennaio“. Col Decreto Energia, ha proseguito il presidente di Arera, “sono stati introdotti due elementi molto importanti: una campagna informativa specifica per questa transizione, che curerà il Ministero (dell’Ambiente e della sicurezza energetica, n.d.r.) e un’attenzione particolare ai Rid, i meccanismi di pagamento automatico (presso le banche, ndr), che in qualche maniera verranno gestiti in continuità”. “I consumatori devono avere ben chiaro che tutto questo meccanismo che si sta mettendo su con le aste non è un meccanismo per portarli forzatamente al mercato libero – ha concluso Besseghini -. È un meccanismo per costruire un sistema di salvaguardia, che permetta alle persone che non scelgono di non scegliere, e di rimanere comunque servite, con delle tariffe che metteremo ad asta. L’esito dell’asta è per fare in maniera di avere le tariffe per questo servizio il più vantaggiose possibile”.

Adeguati i testi delle comunicazioni

Infine – comunica l’Arera – “vengono anche adeguati i testi delle comunicazioni che dovranno essere inviate ai clienti attualmente in maggior tutela dai relativi esercenti, prevedendo che siano effettuate dopo le aste e in prossimità all’avvio del servizio a tutele graduali, cioè tra aprile e giugno 2024”.
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