Polemica nella scuola elementare ‘Edmondo De Amicis’ di Agna, in provincia di Padova, dopo la decisione delle maestre di eliminare dalla tradizionale recita di Natale le figure di Gesù, Dio e degli Angeli.
La decisione, presa nel nome della cosiddetta inclusione dei bambini di altre confessioni religiose diverse da quella cristiana, ha scatenato l’ira dei genitori. A non andare proprio giù è soprattutto la sostituzione del termine “Gesù” con “cucù”.
La decisione della scuola ha però scatenato la furia dei genitori degli alunni cattolici i quali, in segno di protesta, hanno deciso di non far partecipare i loro figli alla recita di Natale, in programma per questa mattina.
La testimonianza di uno dei papà
“All’inizio non ci potevo credere. – questo lo sfogo di Francesco, uno dei papà, dopo aver visto che la parola “cucù” era stata inserita nel testo del saggio al posto di “Gesù” – Poi quando mia moglie mi ha fatto vedere i fogli con le frasi che inizialmente avrebbero dovuto cantare, tagliati su determinate parole, non ci ho più visto. Non è possibile che si debba arrivare a questi livelli, tra l’altro senza che noi genitori veniamo messi al corrente delle idee delle maestre”.
La questione è finita anche sulla scrivania del sindaco di Agna, Gianluca Piva, e il parroco, don Fabio Bertin. La polemica sulla esclusione di termini e figure cristiane dalla scuola si lega a doppio filo con il disegno di legge, depositato in Senato proprio in questi giorni dalla maggioranza di centrodestra, in cui si legge che è vietato “impedire iniziative promosse da genitori, studenti o da competenti organi scolastici per proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana, come presepe, recite e altre manifestazioni”.