Una tragedia ha scosso la provincia di Lodi nella notte di Capodanno: la scomparsa Rosario Bruno, 41 anni. L‘incidente stradale, avvenuto all’una di notte del primo gennaio, ha suscitato sgomento nella comunità locale e nel mondo delle forze dell’ordine.
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Dalle prime ricostruzioni, sembra che Rosario Bruno si sia ribaltato con la sua automobile, una Kia Sportage, finendo poi fuori strada. L‘appuntato dei carabinieri, originario di Lamezia Terme, è stato coinvolto in un incidente che lo ha lasciato intrappolato tra le lamiere per molte ore prima che qualcuno si accorgesse della terribile situazione in cui si trovava.
Inutili i soccorsi
A dare l’allarme è stata una donna di passaggio dal tratto stradale interessato, la strada provinciale 140, che collega Borgo San Giovanni a Lodi Vecchio. La donna ha notato il veicolo dalle parti di una curva ed ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine.
Al loro intervento, i medici e i paramedici del servizio di emergenza 118 che hanno raggiunto il luogo dell’incidente, con due automediche, un’ambulanza e un elicottero da Milano sono stati mobilitati per cercare di salvare Rosario Bruno. Inoltre, i vigili del fuoco del comando di Lodi sono intervenuti con un’autogru per rimettere l’automobile sulla strada.
Chi era Rosario Bruno: marito e padre di famiglia
Nonostante gli sforzi congiunti delle squadre di soccorso, non è stato possibile salvare la vita di Rosario Bruno. L’incidente ha provocato una profonda tristezza tra i colleghi del carabiniere, che lavorava alla pattuglia mobile di zona della compagnia Duomo di Milano. Bruno lascia una compagna e un figlio.
Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, ha ricordato Rosario Bruno come un uomo di straordinaria dedizione al lavoro, noto e apprezzato sia dai colleghi che dai superiori: “Era un lavoratore infaticabile, conosciuto e apprezzato sia dai colleghi che dai superiori”. La sua prematura scomparsa rappresenta una tragica perdita per la comunità e le forze dell’ordine, e il suo sacrificio sarà ricordato con profondo rispetto e gratitudine.