Rischiava di essere raccontata come una tragedia e fortunatamente grazie all’intervento di un carabiniere la vicenda ha assunto connotati decisamente a lieto fine. La storia arriva da Collepasso dove un bimbo di poco più di un anno rischiava di soffocare a causa dei suoi stessi muchi mentre era in braccio ai suoi genitori nei pressi di una farmacia.
La scena non è sfuggita al carabiniere Ivano Garzia che senza pensarci sopra, si è fermato a prestare soccorso al bimbo praticando manovre di disostruzione pediatrica prima che lo stesso venisse stabilizzato dal personale del 118 intervenuto sul posto. Un intervento provvidenziale che ha salvato la vita al piccolo.
Il panico si è impadronito di tutti, quando Ivano ha preso il bambino è ha operato una manovra che aveva imparato diversi anni fa e che gli è stata utile anche con uno dei suoi due figli che aveva ingerito alcune patatine.
Quando ha visto il piccolo riprendere a respirare piangendo, l’uomo ha tirato un sospiro di sollievo. “Avevo paura di non farcela”, ha dichiarato. Il bambino era stato poi trasportato d’urgenza dal 118 al vicino pronto soccorso di Scorrano, dove si sono svolti accertamenti del caso e ora sta bene.
“Non mi sento un eroe”, dice Garzia nell’intervista rilasciata al Quotidiano di Puglia, “perché un eroe è secondo me colui che mette a repentaglio la propria vita per salvare quella di qualcun altro. Nel mio caso non è stato così, ma sono molto molto contento”.
“Una prontezza di spirito importante che ha evitato un brutto epilogo. Una bella notizia che merita un ringraziamento pubblico anche per sensibilizzare a frequentare i corsi di disostruzione delle vie aeree che, come in questo caso, possono salvare vite umane. Al brigadiere Garzia il mio ringraziamento e ai genitori del piccolo un abbraccio affettuoso”, sono le parole di riconoscenza che ha espresso la sindaca di Collepasso, Laura Manta, sulla propria pagina Facebook. Ringraziamenti ai quali si è aggregato anche Stefano Prete, primo cittadino di Parabita, luogo di residenza del militare, eroe della quotidianità.
L’intervista a Ivano Garzia: