“Io sono un semplice operaio e lui è un politico” così Luca Campana ha motivato la denuncia presentata nei confronti del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo.
Il trentunenne elettricista specializzato è rimasto ferito alla coscia sinistra da un colpo di pistola calibro 22 al termine della notte di Capodanno a Rosazza, il borgo di 90 anime a 70 chilometri da Torino, in provincia di Biella e oggi ha presentato querela per lesioni contro il proprietario dell’arma dalla quale è partito il colpo, il deputato Emanuele Pozzolo, sospeso da Fratelli d’Italia (Fdi). Campana, è stato ascoltato a sommarie informazioni testimoniali per oltre tre ore alla procura di Biella, insieme al suo avvocato Marco Romanello.
Il giovane è giunto in tribunale aiutato dalle stampelle e ha subito dichiarato di essere molto irritato delle voci forse fatte circolare da Pozzolo sul fatto che potrebbe essersi ferito da solo raccogliendo la pistola da terra. Una teoria già prontamente smentita al suo avvocato Marco Romanello. Per il resto la ricostruzione di Campana non è mutata quindi a sparare secondo lui è stato Pozzolo.
La testimonianza dei presenti
“Non l’ha puntata contro nessuno, l’aveva in mano e probabilmente è partito il colpo. Involontariamente di sicuro sì, ma questo colpo è partito”, racconta uno dei presenti. Che, come gli altri, non si capacita del fatto che Pozzolo abbia tirato fuori di tasca la pistola. “Non riusciamo a capire, non c’era nessun motivo – afferma -. Era l’una e mezza e fino a quel momento nessuno di noi aveva esploso nemmeno un botto. Siamo contrari, c’erano dei bambini e anche degli animali domestici. Questa persona peraltro non era nemmeno invitata alla festa, è passata di lì giusto per fare gli auguri”, spiegano le testimonianze. Un’altra testimonianza raccolta dalla Stampa riporta le parole che Pozzolo avrebbe pronunciato quella sera: “Sono rovinato