Si sono perse nel nulla da tre giorni le tracce di un barcone con a bordo 40 persone al largo di Lampedusa. Giovedì scorso l’ultimo avvistamento segnalato dalla Sea Watch. Venerdì un contatto audio, l’Alarm Phone della nave della ong. Poi nulla. Gli aerei di Frontex girano a vuoto e la Guardia costiera non hanno trovato nulla, decidendo così di interrompere le ricerche.
Leggi anche: Aereo si schianta in strada e travolge le auto: morti e feriti
Leggi anche: Adulti e 5 bimbi morti ustionati e affamati sul barcone: è strage nel Mediterraneo
A bordo tra le 35 e le 46 persone
Si prospetta un nuovo naufragio fantasma, dopo quello che le coste di Lampedusa hanno registrato proprio un mese fa, il 16 dicembre. Il giornalista Sergio Scandura di Radio Radicale conferma che l’allarme sia partito davvero. Il suo sistema di rilevamento ha registrato allarmi il 13 e il 15 gennaio su diverse rotte di due aerei Frontex e di uno della Guardia costiera di stanza a Lampedusa. Dell’imbarcazione, però, non si sa più nulla. Nessuna segnalazione neanche da altre navi in transito.
“Ogni ora che passa affievolisce la speranza di trovare vive le 40 persone disperse in mare da giorni. Una missione di ricerca e soccorso sarebbe un dovere europeo, invece anche le navi della società civile vengono tenute lontane da quel buco nero che è il #Mediterraneo centrale”, il commento della Ong Sea Watch.