Il Covid non fa più paura come prima, visto che le sue attuali varianti ancora colpiscono in termini di contagio, ma con una mortalità ridotta ai livelli di quella che si registra durante le normali influenze. Non bisogna però abbassare la guardia, considerato che nuovi virus, come ad esempio il Nipah, potrebbero diffondersi in breve tempo, o già lo stanno facendo. È questo l’allarme lanciato dall’International Pandemic Preparedness Secretariat, nel suo terzo report annuale denominato ‘Missione dei 100 giorni’.
Leggi anche: Covid, la Cina sperimenta una variante mortale al 100%, l’allarme degli scienziati: “Studio terribile”
Meno di tre anni fa, durante il G7 di Carbis Bay, gli esperti hanno proposto un piano anti pandemie da mettere in atto attraverso test diagnostici rapidi, terapia iniziale efficace e vaccini da produrre in larga scala entro i primi 100 giorni dall’identificazione della minaccia. Un piano che però non è stato ancora ultimato.
L’allarme degli esperti
Secondo Mona Nemer, che guida lo “steering group” della 100 Days Mission, il report dell’International Pandemic Preparedness Secretariat conferma che i Paesi della Terra oggi sarebbero in grado di rispondere a virus come Covid, Ebola, Chikungunya e febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF). Ma non a pericoli rappresentati ad esempio da Zika, virus Nipah e febbre di Lassa.
“Dobbiamo rimanere concentrati sulla visione originale della Missione dei 100 giorni. – avverte Nemer – Prepararsi in anticipo, in modo da essere pronti a produrre prodotti diagnostici, terapeutici e vaccini (DTV) in modo da avere la risposta più efficiente ed equa possibile alla prossima pandemia”.
Leggi anche: Addio Ilenia, morta di Covid in solo un mese. Cosa è successo