Il caso di Liliana Resinovich, la 63enne di Trieste scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, continua a suscitare innumerevoli domande e interrogativi. La vicenda, che ha toccato il cuore di molti italiani, si arricchisce ora di nuovi dettagli dopo la riesumazione del corpo della donna dopo una richiesta avanzata dall’avvocato Nicodemo Gentile, a nome di Sergio Resinovich, fratello della vittima.
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Gli avvistamenti: un cane fiutò una traccia
Tra gli elementi che alimentano il mistero ci sono avvistamenti nei pressi del luogo dove è stato ritrovato il corpo di Liliana. Una donna, passeggiando con il cane il 31 dicembre 2021, ha raccontato di come il suo animale sembrasse attratto da quella specifica area boschiva, ma la donna non indagò ulteriormente. Questa testimonianza, unita ad altre, aggiunge elementi di curiosità al caso.
Un altro avvistamento rilevante riguarda un anziano con la barba bianca, visto il 5 gennaio 2022, il giorno del ritrovamento del corpo di Liliana. Una operatrice socio sanitaria, testimone dell’evento, ha descritto di aver visto quest’uomo con una torcia elettrica, apparentemente alla ricerca di qualcosa per terra.
La testimone: chi era vicino alla donna
Inoltre, il 4 gennaio 2022, un’altra donna ha riferito di aver visto un uomo di statura alta che trasportava un oggetto di grandi dimensioni, forse un sacco nero, in direzione del parco di San Giovanni. Questa descrizione differisce leggermente dalle altre, poiché l’uomo descritto aveva una barba brizzolata, non completamente bianca.
Questi avvistamenti, insieme alle testimonianze di altre due donne su un uomo fermo in auto in un parcheggio e una lite, contribuiscono a creare un quadro ancora più complicato e difficile da interpretare. L’avvocato Gentile considera tutti questi elementi come “possibili situazioni anomale”, sottolineando l’importanza di non trascurare alcun dettaglio in un caso così intricato.
Mentre la riesumazione potrebbe fornire nuove risposte, il giallo di Liliana Resinovich rimane, per ora, un enigma. La speranza è che ulteriori indagini possano finalmente portare alla luce la verità su questa tragica vicenda, che ha colpito profondamente la comunità di Trieste e suscitato l’interesse dell’opinione pubblica nazionale.
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