nde è una delle più grandi società della Cina, è in crisi da 2021 e il suo collasso ha causato importanti timori per un possibile crollo del settore immobiliare del Paese con inevitabili ricadute su tutta l’economia cinese, la quale si trovava già alle prese con un importante rallentamento.
Attualmente il colosso cinese è schiacciato da una passività di circa 300 miliardi di dollari e ha ancora la possibilità ricorrere in appello. Oggi, lunedì 29 gennaio, dovrebbe essere nominato il liquidatore provvisorio. Prima che si svolgesse l’udienza i titoli di Evergrande hanno ceduto fino al 20% mentre le negoziazioni degli stessi sono state sospese sui mercati azionari.
L’Ad del colosso cinese
Siu Shawn, l’amministratore delegato di Evergrande, ha detto che la sentenza non avrà influenza sulle operazioni delle unità onshore e offshore dell’azienda. Inoltre il colosso cinese ha l’obiettivo di terminare e consegnare gli immobili che attualmente sono in costruzione. Siu ha poi definito “molto deplorevole” la scelta dell’Alta corte di Hong Kong in merito alla liquidazione del colosso di Shenzhen . L’Ad ha detto al quotidiano economico cinese 21st Century Business Herald: “La sentenza odierna è contraria alle nostre intenzioni originali. Possiamo solo dire che abbiamo fatto del nostro meglio”. Sii ha poi concluso annunciando che il gruppo “affronterà le difficoltà e i problemi e adotterà tutte le misure legali del caso”.
Le reazioni in Borsa
Nonostante il caso Evergrande la Borsa di Hong Kong ha accelerato a +1,39%. L’indice Hang Seng, un indice ponderato rispetto al capitale delle 30 maggiori società che negoziano nella borsa di Hong Kong, intorno alle 11.15 locali (4.15 in Italia) ha registrato un incremento dell’1,39%, a 16.173, 87 punti. Ci sono ripercussioni anche per i principali sviluppatori immobiliari cinesi in quanto sono stati colpiti dalla crisi del settore. Infatti Country Garden, il primo player privato in default dallo scorso anno, è salito del 2,86% mentre Sunac cresce del 4,84% e Kwg del 5,05%.