Chiara Ferragni potrà essere intervistata da Fabio Fazio nella puntata del prossimo 3 marzo della trasmissione Che Tempo Che Fa. Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta del Codacons di impedire all’influencer di essere intervistata durante la trasmissione in onda su Discovery.
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La decisione segue la contestazione dell’associazione dei consumatori, che aveva sollecitato l’Agcom ad intervenire sulla programmata intervista, invocando il rispetto delle norme sul pluralismo informativo e suggerendo l’annuncio di un video esplicativo sulla vicenda di Ferragni durante la trasmissione.
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La decisione del Tar
Il presidente di sezione del Tar, ritenuto che il pregiudizio paventato “rivesta carattere meramente ipotetico, in quanto sostanziato da condotte aventi futura collocazione temporale e non preventivabile contenuto”, ha escluso che possa procedersi allo stato “alla somministrazione (quantunque veicolata da un intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) di regole di condotta, quanto allo svolgimento di una trasmissione televisiva, chiaramente esulanti dai poteri dispositivi dell’adito giudice amministrativo”, anche perché comunque “incidenti su interessi aventi primaria tutela costituzionale, quali la libertà di espressione e la tutela della riservatezza”.
Il Tar ha inoltre precisato che eventuali violazioni delle regole sull’informazione televisiva potranno essere valutate dall’Agcom per l’adozione di misure repressive o sanzionatorie adeguate. La decisione ha portato al rifiuto dell’istanza cautelare urgente e alla programmazione di una sessione collegiale per discutere il ricorso il prossimo 13 marzo.
Il Codacons ha espresso preoccupazione per il fatto che, in assenza di un contraddittorio, Ferragni potrebbe esprimersi liberamente nell’intervista, potenzialmente minimizzando le accuse rivolte alle sue società relative a varie controversie commerciali, come descritto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. L’associazione teme che questo possa ingannare il pubblico, con la complicità di Fazio, ritenuto incline a evitare domande scomode ai suoi ospiti. In conclusione, il Codacons rimane in attesa degli sviluppi dell’intervista del 3 marzo, pronta a sollecitare l’intervento dell’Agcom in caso di violazioni, affidandosi al Tar per la decisione su eventuali sanzioni.
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