Antonella De Rosa era nata in provincia di Foggia 43 anni fa. La sua esistenza si è interrotta per sempre in Brasile, a Santa Caterina, per mano del marito, l’uomo che il 26 febbraio scorso l’avrebbe uccisa a bastonate e sepolta nel giardino. La confessione dell’atroce delitto sarebbe arrivata soltanto dopo 10 giorni, il 7 marzo.
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Il brutale delitto si sarebbe consumato al termine di un violento alterco, l’ultimo di una lunga serie, atteso che i rapporti tra i due, che vivevano insieme da dieci anni ad Araquiri, erano peggiorati tanto da far scattare nei confronti dell’uomo un divieto di avvicinamento alla moglie, dettagli riportati dai principali quotidiani toscani.
A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa della vittima, insospettiti tanto dal rapporto tumultuoso tra i due quanto dal fatto che non vedevano la 43enne da parecchi giorni. Le ore successive al delitto l’uomo le aveva trascorse in casa accanto al corpo senza vita della donna.
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Chi era Antonella De Rosa
In Brasile la 43enne lavorava come operatrice in una residenza socio sanitaria per anziani. Nella confessione fatta alla polizia brasiliana l’ex marito di Antonella avrebbe raccontato di aver ucciso l’ex moglie al culmine di una delle loro frequenti liti: la donna lo avrebbe aggredito e lui ha detto di essersi semplicemente difeso.
“Aveva paura di lui”, ha raccontato la madre Giuseppina a La Nazione, spiegando di aver capito che qualcosa non andava solo pochi mesi fa, quando la figlia le aveva parlato di alcuni “episodi violenti” subìti. Il 23 febbraio l’aveva sentita telefonicamente, poi la donna era scomparsa improvvisamente nel nulla.
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