Un’intercettazione ambientale ha portato alla luce dettagli sconvolgenti riguardanti la vita privata di Liliana Resinovich, svelando che era rimasta incinta dell’amico Claudio Sterpin negli anni ’90. Sebastiano Visintin, il marito di Liliana, avrebbe partecipato attivamente alla decisione di abortire, accompagnandola in ospedale per l’intervento. Questa rivelazione, avvenuta durante un dialogo del 5 marzo 2022 registrato senza che i partecipanti ne fossero consapevoli, getta una nuova luce sulla relazione tra Liliana e Claudio, oltre a svelare aspetti inediti del matrimonio tra Liliana e Sebastiano.
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Visintin doveva sapere della relazione con Claudio Sterpin
La consulente della famiglia Resinovich, Gabriella Marano, sottolinea l’importanza di questo episodio nel contesto delle indagini, indicando che Visintin doveva essere consapevole della relazione extraconiugale tra sua moglie e Claudio Sterpin. A conferma di ciò, Visintin aveva ammesso pubblicamente di sapere che Liliana stirava regolarmente le camicie per Claudio, un dettaglio che, unitamente ad altri elementi emersi dall’indagine, suggerisce una consapevolezza della frequentazione tra i due. “Sebastiano non poteva non sospettare di una frequentazione di Lilli con Claudio. Anche la qualità e la quantità dei contatti intercorsi tra i due, ovvero tra Liliana e Claudio, che ci consegna la consulenza informatica, va in questa direzione”.
Le intercettazioni: lui l’aveva accompagnata ad abortire
L’intercettazione rivela che il mancato arrivo di figli nella coppia Visintin-Resinovich potrebbe essere ricondotto a quell’episodio di gravidanza con Sterpin, del quale il marito era pienamente a conoscenza e partecipe nelle conseguenti decisioni. Questa situazione complica ulteriormente il quadro delle relazioni intime tra i protagonisti di questa storia, mettendo in evidenza la complessità delle dinamiche personali all’interno di questo triangolo amoroso.
La documentazione sanitaria, contenente i dettagli dell’aborto, si aggiunge agli elementi di prova raccolti, fornendo una base materiale alle affermazioni di Visintin. Gabriella Marano fa leva su queste informazioni per sostenere l’ipotesi che Visintin non solo fosse a conoscenza della relazione extraconiugale ma che potesse anche nutrire sospetti ben fondati riguardo alla natura del legame tra Liliana e Claudio.
Questo caso, carico di segreti e rivelazioni postume, continua a tenere banco nell’opinione pubblica e nell’ambiente investigativo, offrendo spunti di riflessione sulla natura umana e le sue complessità emotive e relazionali.