Dal 2020, dopo il primo lockdown, i servizi di prenotazione, ritiro e rinnovo passaporti in Italia hanno subito un grosso rallentamento. Al punto che i ritardi e le attese sono diventate un grosso problema nazionale. Da questo aprile saranno pienamente operativi i servizi di richiesta e rinnovo anche negli uffici di Poste Italiane. Il servizio fa parte del Progetto Polis, partito a marzo e inizialmente riservato ai comuni con meno di 15mila abitanti. Come funziona.
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Il servizio delle Poste
Da aprile, il servizio di prenotazione, ritiro e rinnovo del passaporto saranno disponili negli uffici postali anche per i Comuni con più di 15 mila abitanti.
La novità è stata introdotta con una sperimentazione in due comuni che poi sarà allargata a tutti i residenti dei circa 7 mila comuni italiani, al di sotto di 15mila abitanti. La novità parte in provincia di Bologna, nel comune di San Pietro in Casale e in quello di Dozza, in località Toscanella, ma poi sarà estesa progressivamente a tutto il territorio nazionale.
Il progetto Polis è finanziato con risorse del piano complementare al Pnrr con 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane. Prevede nel dettaglio che i cittadini dei piccoli Comuni interessati possano aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione necessaria direttamente allo sportello dell’ufficio postale, ricevendo poi il passaporto a domicilio o in Poste.
I motivi delle lunghe attese per i passaporti
Le poste raccoglieranno le informazioni e i dati biometrici dei cittadini, come impronte digitali e foto, inviando la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il cittadino deve munirsi di documento di identità valido, codice fiscale e due fotografie oltre a pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento.
“Si tratta di una importante novità sulla strada della semplificazione dei canali di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Un segnale di attenzione verso le comunità di quei piccoli centri abitati che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese”. Queste le descrizioni del servizio da parte del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Presto anche altri servizi anagrafici
Il servizio garantito dalle Poste, si aggiunge agli altri già attivi negli uffici postali Polis, come ad esempio il ritiro dei certificati anagrafici e di stato civile e i certificati previdenziali.
Attraverso la stessa piattaforma, nei prossimi mesi in Poste sarà possibile anche fare richiesta della carta di identità elettronica e dei servizi dell’Agenzia delle entrate. I nuovi servizi sono forniti dagli Uffici Postali allo sportello, nelle sale dedicate o tramite totem digitali che permetteranno al cittadino di eseguire le richieste anche in modalità self.