Giovedì scorso, la Pontina Vecchia è stata teatro di un tragico incidente che ha strappato alla vita Regina Pietra, una bambina di soli 7 anni. La piccola, dopo aver assistito al terribile scontro, ha cercato di rassicurare sua madre con parole di un coraggio inimmaginabile: “Tutto a posto mamma, non ti preoccupare, non ti spaventare”, prima di crollare sul seggiolino dell’auto. Queste furono le sue ultime parole, simbolo dell’amore e della responsabilità che aveva verso la sua famiglia.
Il fatalità si è consumata quando un SUV è entrato in collisione con una betoniera, causando la morte di un uomo di 49 anni e lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia di Regina, conosciuta affettuosamente come Reginella. La bambina era molto amata per la sua maturità e la premura che mostrava verso i propri cari, sempre pronta ad aiutare e a prendersi cura di loro. La sua perdita ha lasciato lacrime, dolore e rabbia in coloro che le volevano bene.
L’incidente ha avuto luogo in un momento di gioia e aspettativa, durante il primo giorno di vacanza scolastica, quando Regina, insieme alla madre e al fratellino di 5 anni, stava tornando a casa dopo una spensierata giornata trascorsa alla ricerca di un paio di scarpe nuove per la Pasqua. La loro auto, una Mercedes Classe A, è stata colpita da un’altra vettura che stava tentando di evitare un altro veicolo, portando al tragico epilogo.
La terribile dinamica dell’incidente
La dinamica dell’incidente è svelata dalle telecamere di sicurezza, che riprendono perfettamente la scena.
Le auto coinvolte sono tre: la Mercedes Classe A dove viaggiava Regina con la mamma Sara e il fratellino, una Lancia Lybra che attraversa l’incrocio sulla quale viaggiano Pier Paolo M. e suo figlio e una Mercedes 220 guidata da Johannes W.P., imprenditore olandese di 75 anni.
Quest’ultimo, procedendo oltre i 100 chilometri orari dove il limite è 50, colpisce in pieno la Lancia e finisce sulla corsia opposta, travolgendo la famiglia di Regina. L’impatto è fortissimo ed è un miracolo che nessun altro sia morto. L’uomo, negativo ai test (così come gli altri guidatori), potrebbe comunque essere accusato di omicidio stradale.
La famiglia di Regina era solita preferire la Pontina Vecchia per i loro spostamenti, credendo fosse più sicura rispetto ad altre strade. Tuttavia, questo incidente ha infranto la loro percezione di sicurezza, lasciando dietro di sé solo il rimpianto per una scelta fatale.
Nonostante le precauzioni sempre osservate dalla famiglia, come l’uso costante delle cinture di sicurezza e il rispetto dei limiti di velocità, la tragedia ha colpito implacabile, lasciando il fratellino di Regina con un braccio fratturato e la madre gravemente ferita, ora ricoverata in Rianimazione.
Regina era una bambina piena di vita, con i capelli lunghi e gli occhi furbi, sempre pronta a condividere la sua poesia per il giorno di Pasqua e a mostrare con orgoglio i lavori fatti a scuola. La sua scomparsa ha trasformato una festività che si annunciava allegra e serena in un momento di lutto e di profonda riflessione sulla fragilità della vita.
La comunità, ora in lutto, si stringe attorno alla famiglia di Regina, condividendo il dolore di una perdita tanto prematura quanto ingiusta. La memoria di Regina, con la sua forza e il suo amore incondizionato, resterà per sempre nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata.