È mistero sulle cause che hanno ridotto in fin di vita Martina Peruzza, trovata riversa a terra in una pozza di sangue. La donna, 30 anni, è dipendente della parafarmacia che si trova all’interno dell’Iper Tosano a Colle Umberto. Il tragico fatto si è verificato la sera del 20 marzo, quando due clienti, entrati nel negozio per fare degli acquisti, l’hanno trovata a terra, già priva di sensi, dietro al bancone e hanno subito chiamato i soccorsi: la giovane è stata prima portata a Conegliano, quindi, viste le condizioni, al Ca’ Foncello di Treviso. Dove è stata operata d’urgenza. Adesso si trova a Motta di Livenza, dove è in corso la riabilitazione motoria e neurologica.
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Chi era Martina Peruzza
La giovane godeva fino a quel giorno di ottima salute. «È una donna spigliata, abituata a viaggiare, non ha mai avuto problemi. Ama molto il suo lavoro, una passione che le è stata trasmessa dalla mamma Annalisa». Martina si era laureata a Trieste in Chimica e tecnologia farmaceutiche con il massimo dei voti. Per anni aveva lavorato in Inghilterra, studiando a Cambridge e ottenendo un certificato per insegnare l’inglese. Tornata a vivere a Carpesica, aveva trovato lavoro nella parafarmacia “É Qui Spa”. Oggi Martina non ricorda nulla di quanto accaduto quella sera e nemmeno la sua lingua madre, l’italiano: dal momento del risveglio, infatti, parla solo in inglese. (Continua a leggere dopo la foto)
L’appello dei familiari
I familiari hanno lanciato un appello in queste ore chiedendo di farsi avanti a chiunque abbia visto o sappia qualcosa di quanto accaduto all’IperTosano la sera del 20 marzo. «I carabinieri ci hanno avvisato intorno alle 23 di sera che Martina era all’ospedale – ricorda un parente -. Era gravissima, le avevano riscontrato due grossi ematomi in testa che premevano sul cervello, è stata sottoposta ad intervento chirurgico urgente. Una volta uscita dal coma è stata portata all’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza, dove è in corso il recupero, che è tanto difficoltoso. Ancora non sappiamo se ci siano dei danni neurologici. Continuiamo a chiederci cosa possa essere accaduto: malore improvviso, caduta accidentale, un tentativo di aggressione considerato che è una ragazza carina. Abbiamo richiesto ai carabinieri di acquisire il filmati della videosorveglianza del centro commerciale». «Le condizioni di Martina sono critiche – riferisce una parente della giovane -. Il problema è che non riusciamo a capire che cosa possa essere successo. Il nostro timore è che la giovane sia stata aggredita, oppure che qualcuno l’abbia minacciata e magari nella concitazione del momento lei sia inciampata ed abbia battuto la testa».
Il sospetto dell’aggressione
Il sospetto dell’aggressione si è rafforzato sabato scorso, quando, nello stesso punto vendita, un cittadino straniero ha seminato il panico e, alla fine, i carabinieri hanno dovuto utilizzare il taser. Martina era sola quando è avvenuto il fatto. “Ci auguriamo che la visione dei filmati delle telecamere possa far luce sull’accaduto”, ha concluso il familiare». Quanto avvenuto ha suscitato apprensione fra i colleghi del centro commerciale dove Martina è stimata e apprezzata da tutti.