“Stamattina al bar, un signore seduto mi guarda e mi dice:
“Giovane, ma te sai cos’è l’amicizia?” Sto per rispondere e mi interrompe:
“Lo vedi quel signore seduto laggiù? Quello è il mio migliore amico, siamo nati nel ‘39, siamo nati e cresciuti insieme. Io gli ho fatto da testimone di nozze e lui l’ha fatto a me.
Abbiamo comprato la terra da lavorare insieme, e tutti i giorni venivamo in questo bar e prendevamo un Bianchino e leggevamo le notizie.
Lui me le leggeva perché io non so leggere e io ascoltavo, sempre insieme.
Nel ‘78 abbiamo litigato, ce le siamo anche date, e da quel giorno non ci siamo più parlati, neanche un ciao…
Beh, ti dirò… dal ’78, nonostante tutto, ogni giorno veniamo qui, sempre alla stessa ora, ogni giorno ci vediamo, non ci salutiamo e ci sediamo in due tavolini differenti.
Entrambi prendiamo un Bianchino. Tutti i giorni lui prende il giornale e legge le notizie ad alta voce, la gente pensa che sia matto, ma lo fa per me… dal ‘78…”