Una coltellata inferta all’improvviso, che lo ha centrato in pieno petto. Un poliziotto è stato accoltellato nelle scorse ore da un uomo di 37 anni, di origini marocchine, mentre stava pattugliando la zona della stazione di Lambrate a Milano: a causa dell’aggressione, si trova ora ricoverato in ospedale, in gravi condizioni. Tutto è successo attorno alla mezzanotte di mercoledì 8 maggio, quando la polizia ferroviaria ha richiesto l’intervento degli agenti della questura per la presenza di un uomo in forte stato di agitazione, che stava spaventando i passanti all’interno della stazione.
Leggi anche: Nicola Barbato, morto il poliziotto eroe rimasto paralizzato dopo una sparatoria: aveva 61 anni
Cosa è successo a Milano
L’uomo aveva iniziato a urlare e lanciare pietre contro i treni e i presenti all’interno della struttura, ferendo tra l’altro alla testa una donna di 55 anni (trasportata al Fatebenefratelli in codice verde e per fortuna senza conseguenze). Sul posto si sono così recate due pattuglie e l’uomo, “in evidente stato psichico alterato e non collaborativo”, è stato colpito con il taser, “senza tuttavia che la scarica abbia avuto efficacia a causa del giubbotto che lo stesso indossava”.
Successivamente è nata una colluttazione durante la quale l’uomo ha colpito con tre fendenti alla schiena il poliziotto di 35 anni, vice ispettore della polizia di stato. L’agente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove è stato poi operato d’urgenza per frenare l’emorragia causata dalla lesione di alcuni organi. L’aggressore è stato arrestato e portato in carcere, al San Vittore.
Leggi anche: Ultima generazione blocca Milano, l’assurdo dialogo tra attivista e poliziotto: “Abbiamo chiamato il 118 per non far passare le ambulanze di qua”