Hanno destato molto scalpore le immagini, pubblicate qualche giorno fa da molti giornali, sulle “case bara” di Hong Kong. Loculi di un metro e mezzo in cui 220.000 persone vivono praticamente in una piccola gabbia, a causa dell’assenza di alloggi e dei costi spropositati di appartamenti e affitti. Anche se non siamo a quei livelli, il problema abitativo nelle grandi città si sta facendo sempre più serio anche in Italia. I prezzi degli appartamenti a Roma e a Milano, per esempio, sono fuori portata per la stragrande maggioranza della popolazione. E anche gli affitti sono ormai improponibili per chi deve vivere solo del proprio stipendio. Tanto che molti lavoratori provenienti dal Sud Italia stanno abbandonando le città del Nord, dove erano approdati in cerca di lavoro, perché i loro stipendi non permettono più di sopravvivere dignitosamente. Ed ecco che la Lega ha lanciato una nuova proposta, quello delle cosiddette “mini case“. Sì, perché ormai, negli ultimi anni, comprare un monolocale nelle zone centrali del capoluogo lombardo e nella Capitale costa come acquistare un analogo appartamentino a New York. (continua dopo la foto)
Se si vuole comprare una piccola casa nella zona centrale di Milano, nei pressi del Duomo, la richiesta minima è di 330.000 Euro. E si sta parlando di metrature ai limiti dell’abitabilità. E se ci si sposta, pur spendendo molto meno, la situazione non è molto più allegra. Come racconta la giornalista Cristina D’Amicis in un articolo su Today.it dopo essere andata in giro per Milano a valutare le varie offerte, “per un sottotetto di 15 metri quadri in zona Giambellino la richiesta è di 95mila Euro. Mentre per 28 metri quadri in zone limitrofe al centro storico, la richiesta avanzata è fra i 170 e i 200mila Euro. Ma il problema non riguarda solo Milano. A Roma, “un mini appartamento di 23 metri quadri in uno stabile adiacente al Pantheon”, racconta la D’Amicis, “viene venduto a 400mila Euro: più di 17.000 Euro a metro quadro“. Sono, per l’appunto, prezzi molto simili a quelli degli appartamenti di New York. Solo che gli stipendi italiani sono molto diversi. A queste cifre, davvero impressionanti, si sommano poi quelle relative agli affitti. Secondo una ricerca del 2023, il costo medio per affittare un monolocale a Milano è di 700 Euro al mese. Che diventano 900 per un bilocale e 1.200 per un trilocale. Sempre se restiamo in zone periferiche, se no i prezzi si impennano. (continua dopo la foto)
Ovviamente la spesa varia a seconda di dove si trovano gli appartamenti. Se ci si sposta in periferia, un appartamento di 80 metri quadri passa da un costo di 800 Euro a Quarto Oggiaro sino ad arrivare, spostandosi di quartiere in quartiere, ai 4.500 in zona San Babila. Ed è noto il fenomeno degli affitti di stanze in condivisione a prezzi esorbitanti per gli studenti fuori sede, che recentemente hanno inscenato proteste proprio per i costi insostenibili. Per tutti questi motivi, è arrivata la recente proposta del Carroccio di abbassare la metratura per l’abitabilità delle case da 28 a 20 metri quadri. Sì, insomma, si parla di mini-case, che dovrebbero evitare lo svuotamento progressivo delle città, che stanno diventando accessibili solo alle fasce più alte della popolazione, con l’esclusione di una grande fetta del ceto medio. Viene da chiedersi, a questo punto, se vivere in 20 metri quadri o in un sottottetto possa essere una soluzione seria e dignitosa per lavoratori, studenti e giovani coppie in cerca di una sistemazione. Sentir parlare di mini case, ammettiamolo, mette i brividi. E’ questo il futuro che ci aspetta?