Le follie green sono di nuovo al centro delle inchieste di “Fuori dal coro”, con un servizio speciale realizzato da Raffaella Regoli e trasmesso nella puntata del 17 aprile. La giornalista ha condotto un’indagine sulle pale eoliche della Sardegna e le 30 società legate a un’unica persona, che rimane irrintracciabile, e che hanno l’intenzione di installare decine di torri alte oltre 200 metri nei territori sardi.
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“È incredibile che non se ne parli”, afferma Giordano presentando il servizio. “Colline, montagne e pezzi di mare stanno passando nelle mani di colossi, spesso stranieri, che si nascondono dietro piccole società paravento. Questo è possibile grazie a un decreto firmato da Mario Draghi nel 2021, che permette l’espropriazione di proprietà private da parte di altre società private per la costruzione di impianti eolici. Con la scusa del verde, si stanno appropriando di interi pezzi d’Italia, a cominciare dalla Sardegna”.
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Il video del servizio di Raffaella Regoli
Il titolo della Regoli è eloquente: “Ecofollie: con la scusa del verde distruggono l’Italia”. La rigogliosa e selvaggia vegetazione sarda e il suo mare cristallino sono nuovamente sotto minaccia, stavolta a causa del nuovo mantra green. “Quando arrivo in Sardegna – spiega Regoli – i mostri del vento stanno già ingoiando le meraviglie dell’Isola. In tutta la Sardegna si parla di 7 mila pale eoliche e oltre 300 progetti. Perché? Perché è uno dei più grandi business sostenuti dall’Europa. Nel Nuorese, i sindaci hanno dichiarato guerra ai predatori del green”.
Ecofollie: con la scusa del verde distruggono l'Italia
— Fuori dal coro (@fuoridalcorotv) April 17, 2024
Servizio di @RaffaellaRegoli a #Fuoridalcoro pic.twitter.com/icslHxMSH0
Sono infatti presenti i sindaci di Nuoro, Orgosolo e Oliena. “Questo è il più grande danno che si può portare a un territorio senza alcun vantaggio per la comunità”, denuncia Andrea Soddu, primo cittadino di Nuoro. Grazie a “Fuori dal coro”, la paura dei sardi è diventata un caso nazionale. Solo business, altro che salvare il pianeta.