Sta rapidamente diventando un “oggetto del desiderio” nei salotti più esclusivi: la cocaina rosa, conosciuta anche come “Tusi”, è la nuova droga sintetica che potenzia e velocizza l’attività cerebrale. Questo stupefacente, prodotto principalmente in Ecuador e Colombia, ha raggiunto le nostre città, diffondendosi a macchia d’olio tra uomini d’affari e professionisti di settori vari.
Il prezzo esorbitante, che può arrivare fino a 400 euro al grammo, la rende inaccessibile ai più, ma le sue conseguenze sono devastanti per chi ne fa uso. Infatti, le autorità hanno già sequestrato grandi quantità di questa sostanza a Roma, Milano e Torino.
La “Tusi” è estremamente pericolosa perché la sua composizione è un mix di droghe e sostanze chimiche non sempre identificabili. Tra i suoi ingredienti potrebbero esserci ketamina, benzodiazepine, catinoni, anfetamine, oppiacei, LSD o mescalina, tutti mescolati con un colorante rosa. Questo cocktail micidiale non solo rende il cervello più reattivo, ma provoca anche allucinazioni, sensazioni di oggetti ondeggianti, ilarità e angoscia.
Gli esperti avvertono che la “cocaina rosa” può causare gravi danni alla salute. Oltre all’alto potere allucinogeno che può durare fino a 8 ore, la droga agisce sulle funzioni involontarie del corpo, causando spaesamento, difficoltà respiratorie, ritardi nei tempi di reazione, perdita di conoscenza e problemi cardiaci. Il rischio di overdose è elevato, e le reazioni del corpo sono imprevedibili e spesso letali.
Il fatto che si tratti di una droga sintetica e così potente non è un caso: la “Tusi” è infatti la sostanza preferita dai giovani Narcos, i membri dei violenti cartelli della droga. I medici si trovano spesso impotenti di fronte a questa nuova piaga, incapaci di identificare e trattare efficacemente gli effetti tossicologici a causa della composizione variabile della sostanza. Data la gravità della situazione, chiunque faccia uso di cocaina rosa dovrebbe rivolgersi immediatamente a centri di disintossicazione per evitare conseguenze potenzialmente fatali.