È giunta a conclusione una delle saghe più controverse della vita di Diego Maradona. L’ex campione argentino, scomparso due anni fa, è stato oggetto di un clamoroso verdetto della Corte di Giustizia Tributaria, che ha ribaltato una sentenza fiscale datata agli anni ’80 e ’90. Il mitico numero 10, già tormentato da anni di lotta con il Fisco italiano, si è visto ridimensionare un debito da record a cifre quasi simboliche.
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L’episodio risale agli anni 1987, 1988 e 1990, quando il fisco italiano aveva colpito Maradona con richieste di pagamento per un ammontare totale di ben 40 milioni di Euro. Una somma che aveva segnato la sua esistenza, costringendolo a pignoramenti e limitazioni economiche drastiche. Tuttavia, la recente sentenza ha gettato una luce completamente diversa sulla vicenda.
Contrariamente alle aspettative, il Tribunale ha decretato che l’ex calciatore non doveva alla Agenzia delle Entrate decine di milioni, bensì una somma irrisoria: 951,82 Euro. Una cifra così esigua che ha fatto riflettere molti sulle ingiustizie subite da Maradona nel corso degli anni.
Il suo avvocato, Angelo Pisani, che ha combattuto al suo fianco fin dall’inizio delle controversie fiscali, ha commentato con amarezza ma anche con sollievo: “Diego è stato perseguitato ingiustamente per anni. Hanno pignorato ogni cosa, dagli orecchini ai suoi guadagni televisivi. Ora finalmente la verità è venuta a galla: il debito reale era di meno di mille Euro.”
Questa sentenza non chiude però definitivamente la vicenda. Pisani ha annunciato che ora si aprirà un nuovo capitolo legale per ottenere il risarcimento per gli eredi di Maradona, tra cui spicca Diego Junior, il figlio avuto dall’ex moglie italiana Cristiana Sinagra. “Quella somma pignorata deve essere restituita alla famiglia di Diego”, ha dichiarato Pisani con fermezza.
La saga fiscale di Maradona, fatta di eccessi, gloria e tragedie personali, continua a essere uno dei capitoli più controversi nella storia recente del calcio e del paese. L’Argentina ha perso il suo eroe, ma la lotta per la sua memoria e il suo onore continua, nelle aule di tribunali e nei cuori dei suoi tifosi sparsi per il mondo.