La discussione su cosa siano veramente le Intelligenze Artificiali impazza in tutto il mondo. In molti, istintivamente, rifiutano l’idea che questi prodotti dell’evoluzione tecnologica possano rivaleggiare con gli esseri umani o superarli come capacità cognitive. La frase ricorrente è: “sono solo macchine controllate dagli umani”. Ma molti degli sviluppatori dei nuovi modelli più avanzati di AI la pensano diversamente. Tanto che pochi giorni fa, un gruppo di 25 ricercatori fra i maggiori esperti di intelligenze artificiali a livello mondiale ha lanciato un appello attraverso la rivista Science. “Le AI crescono rapidamente, governarne lo sviluppo è indispensabile e urgente per evitare che diventino ingestibili e pericolose”: questo il sunto dell’allarme lanciato dagli esperti, che chiedono ad aziende e governi di trovare contromisure efficaci.
Rischi enormi all’orizzonte
Gli studiosi segnalano rischi enormi: dall’instabilità sociale alla manipolazione di massa, per arrivare a guerre combattute in modo autonomo dalle macchine. Ma anche senza arrivare a questi scenari estremi, è evidente che nel silenzio generale le AI stiano guadagnando terreno e sconvolgendo il nostro modo di vivere. Un passo alla volta, senza clamore. Perché ciò che sta succedendo proprio ora in alcune aziende dimostra che no, le intelligenze artificiali non sono solo macchine. Ma possiedono tutte le abilità richieste per sostituire gli esseri umani anche ai vertici delle aziende.
Ceo artificiali: la nuova frontiera
Non è la fosca previsione di qualche scrittore di fantascienza, ma la realtà presente. Alcune aziende stanno già affidando le mansioni di Amministratore Delegato ai computer. Ad esempio, la cinese NetDragon Websoft, per gestire i suoi 5.000 dipendenti, ha “assunto” un AI Driven Rotating CEO: cioè un Amministratore Delegato a rotazione guidato dall’Intelligenza Artificiale. Mentre la compagnia polacca Dictator, che commercia in rum colombiano, ha affidato le funzioni di guida a un CEO artificiale con fattezze umanoidi di nome Mika. E a pensare che le AI rimpiazzeranno non solo i lavoratori, ma anche i manager ai più alti livelli, sono gli stessi CEO delle aziende. Partecipando a un sondaggio – dagli esiti clamorosi – lanciato dall’Università di Harvard, che ha interpellato centinaia di Amministratori Delegati e dirigenti di grandi aziende, i manager hanno risposto in modo scioccante: “La maggior parte o tutti i ruoli esecutivi dovrebbero essere completamente automatizzati o rimpiazzati dalle AI”. E se lo dicono loro, è difficile stare tranquilli. Come ha scritto il New York Times, “persino gli stessi CEO credono di essere superflui. Se l’intelligenza artificiale può fare il vostro lavoro, può anche rimpiazzare il vostro capo”.
L’inesorabile avanzata delle Ai
Viene smentita dunque la convinzione che i ruoli più importanti resteranno appannaggio degli esseri umani. Perché le AI avanzate hanno grande capacità di analisi e di analisi dei mercati, saranno abili nelle comunicazioni e potranno prendere decisioni complesse senza farsi influenzare dalle emozioni. Inoltre, a differenza dei loro omologhi umani, le AI non si stancano, possono lavorare senza sosta e costano poco, rendendo il cambio vantaggioso per le aziende. I CEO, dunque, saranno i primi a essere sostituiti, e non i lavoratori che svolgono mansioni più semplici. A quelli toccherà in un secondo tempo.
Questa rivoluzione silenziosa sta già cambiando il nostro mondo. Le Intelligenze Artificiali stanno guadagnando terreno, e presto potrebbero dominare anche i vertici delle aziende. È un futuro inquietante, ma sembra ormai inevitabile. E chissà, forse un giorno ci chiederemo come abbiamo potuto permettere che accadesse.