Quante parole, pagine di romanzi, feste, lacrime e pellicole cinematografiche sono state spese per raccontare il giorno più importante della vita di un adulto? Il matrimonio, sogno niente affatto segreto di tante ragazzine. Ma anche dei maschietti, sia pure non dichiarato. Sarà anche vero che oggi la gente è restia a sposarsi e che le celebrazioni sono in costante calo, ma le nozze con la Chiesa addobbata e l’abito bianco, gli invitati e tutto il resto continuano a rappresentare un momento speciale, denso di magia. Ed è quello che deve aver pensato una ragazza pugliese della Valle d’Itria, che quel momento lo ha voluto preparare badando a ogni particolare: la navata della Chiesa impreziosita dai fiori, lei che avanza in abito bianco verso l’altare. Tutto perfetto. Solo che non c’erano gli invitati, perché al matrimonio non era stato invitato nessuno. E, cosa più importante, non c’era nemmeno lo sposo. Ma non perché non si è presentato o ha cambiato idea all’ultimo. Lo sposo proprio non esisteva. Un “lui”, in questa storia, non c’è mai stato.
A dire il vero il sacerdote che avrebbe dovuto celebrare le fantomatiche nozze, qualche sospetto lo aveva già avuto. La solerte ragazza, infatti, non gli aveva consegnato tutti i documenti richiesti. Il parroco si è così trovato da solo con la sposa, e si è dovuto prodigare per farla ragionare: senza un marito, ovviamente, era impossibile andare avanti con la cerimonia. Curiosamente, la vicenda è avvenuta nel luogo in cui è ambientato il romanzo “Il Paese delle spose infelici“. Solo che quella era letteratura. Questa invece è realtà, e infatti ormai in paese si parla solo della sposa solitaria e del finto matrimonio. Si è poi saputo che, nella mente della donna, il “potenziale marito” esiste. Si tratterebbe di un uomo del quale la “sposa infelice” è infatuata. Così tanto da organizzare le nozze senza di lui, letteralmente parlando. Solo che il “marito immaginario” non ne vuole assolutamente sapere e non ha alcun rapporto con lei. E, spaventato e preoccupato dalla piega che hanno preso i fatti, avrebbe deciso di diffidarla. A lui auguriamo di non essere più coinvolto in questa strana faccenda. E a lei di trovare, prima o poi, un marito vero a cui dedicare le sue attenzioni.
La Chiesa addobbata, il vestito bianco e l’altare pronto: tutto era predisposto per un matrimonio da favola. Ma mancava l’elemento principale, lo sposo, mai esistito se non nella fantasia di una donna che, forse per un eccesso di romanticismo o per una triste illusione, ha deciso di inscenare una cerimonia impossibile. La storia, divenuta presto di dominio pubblico, ha scosso la comunità della Valle d’Itria, lasciando tutti increduli e commossi per il gesto estremo di questa sposa solitaria.