Nuove frontiere del retail con il bio-franchising, punti vendita in affiliazione dedicati ai prodotti biologici. Con l’espansione del settore bio, l’unico in crescita nonostante la crisi e il crollo dei consumi alimentari, era prevedibile che reti e catene commerciali decidessero di puntare sui prodotti biologici: all’agroalimentare ai prodotti di cosmesi, passando per i prodotti per la casa e l’abbigliamento.
Food e Bio-franchising: ecco i centri specializzati
Si tratta per lo più di colossi commerciali che hanno deciso di avviare punti vendita specializzati. Alcuni di questi sono a tutti gli effetti negozi in affiliazione. È il caso di Naturasì, la catena di supermercati bio, originaria di Verona, che oggi conta 128 biosupermercati. La formula del franchising permette di affiliarsi al marchio, acquisendo assistenza tecnica e consulenza sul metodo di lavoro assicurando, per contro, il rispetto degli standard e dei modelli di gestione dell’azienda madre. Non affiliati, ma legati ad un marchio di distribuzione, ci sono anche altri nomi noti della vendita di biologico. Rientrano nella categoria anche i punti vendita Piacere Terra, che conta già 5 punti vendita, i francesi di Bio c’ Bon, i torinesi di Almaverde Bio Market. Secondo i dati di forniti da Smartweek, i negozi specializzati di bio-franchising rappresentano il 35% del valore di bio-retail, per un totale di 750 milioni di euro
Anche la grande distribuzione si fa biologica
Oltre che nei bio-franchising, le produzione biologiche spopolano anche sugli scaffali della grande distribuzione che punta