Il virus Powassan, identificato per la prima volta negli anni ’50 nella cittadina di Powassan, in Ontario, sta registrando un preoccupante incremento di casi segnalati sia negli Stati Uniti che in Canada. Uno studio recente condotto dalla Yale School of Public Health ha rivelato una significativa concentrazione di infezioni nello Stato di New York, nel Maine e nel Connecticut. Questo patogeno, veicolato dalle zecche, può provocare gravi complicazioni come l’encefalite.
Un caso documentato sulla rivista Canadian Medical Association Journal (CMAJ) descrive un bambino di nove anni che ha contratto il virus dopo aver partecipato a un campeggio nel nord dell’Ontario. Nonostante le infezioni da virus Powassan siano ancora considerate rare, la loro frequenza sembra essere in crescita in Canada, parallelamente all’aumento di altre malattie trasmesse dalle zecche.
La peculiarità del virus Powassan risiede nella sua rapidità di trasmissione, che può avvenire entro soli 15 minuti dal morso della zecca. I sintomi dell’infezione possono manifestarsi da una a cinque settimane dopo l’esposizione e comprendono febbre, rigidità del collo e mal di testa, come riscontrato nel caso del giovane paziente. Sebbene i sintomi iniziali possano sembrare generici, il virus può evolvere in una grave encefalite, un’infiammazione del cervello, che presenta un tasso di mortalità variabile tra il 10% e il 15%.
Nel caso descritto, il bambino è stato ricoverato in ospedale e sottoposto a diversi test per escludere malattie come il virus di Epstein-Barr, la malattia di Lyme e la meningite batterica. La conferma della diagnosi di virus Powassan è avvenuta solo dopo le dimissioni del paziente. Gli autori dello studio evidenziano come il cambiamento climatico stia contribuendo alla proliferazione delle zecche e delle malattie a esse associate, sottolineando la necessità di ampliare i test sierologici per gli arbovirus in pazienti che presentano sintomi compatibili.