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Bonus mamme, ecco cosa cambia: chi non potrà più richiederlo

Il governo ha deciso di intervenire con una stretta sul cosiddetto “bonus mamme”, un aiuto economico incluso nel pacchetto natalità che sarà inserito nella prossima legge di bilancio. Questa manovra, tuttavia, ha subito un brusco rallentamento a causa della combinazione di risorse limitate e divergenze interne all’esecutivo. Secondo quanto riportato da Luca Monticelli in un articolo su La Stampa, mancano all’appello ben 10 miliardi di euro per definire il quadro complessivo della legge di bilancio, che si aggirerà intorno ai 25 miliardi. Uno degli aspetti più controversi rimane proprio il pacchetto natalità. Il problema principale è che, per molti, la promessa di una tassazione agevolata per le famiglie è rimasta solo sulla carta. Di conseguenza, molte madri si chiedono quale sarà il loro futuro e se potranno contare su quel – seppur esiguo – supporto economico che rischia di essere tagliato. Quali saranno quindi i cambiamenti?

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Nel governo ci si sta interrogando sull’opportunità di rinnovare il bonus per le madri con almeno due figli. Monticelli spiega che tra le ipotesi al vaglio c’è anche “l’ennesima revisione dell’ISEE per correggere alcune distorsioni che penalizzano le famiglie con figli”. All’interno della legge di bilancio, sempre in tema di welfare familiare, un altro punto di discussione riguarda i fringe benefit. “A dicembre 2024 terminerà l’esenzione fiscale per beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai dipendenti, che attualmente raggiunge un massimo di 1000 euro, e duemila per chi ha figli a carico. Questi ‘buoni’ sono utilizzati dalle famiglie per coprire spese come rette scolastiche, mense, bollette, affitto o mutuo”. Anche in questo caso, non è chiaro se ci saranno fondi sufficienti. È invece già deciso il destino del bonus mobili, che rimarrà al 50%.