Google Maps è uno strumento potente, ma anche lui ha dei limiti. Ci sono infatti luoghi nel mondo che, per motivi di sicurezza o segretezza, non possono essere esplorati né attraverso la funzione Street View né tramite Google Earth. Questo capita spesso con siti di interesse strategico o militare, ma ci sono anche altre località che, per vari motivi, restano celate agli occhi degli utenti. Quando proviamo a visitare queste zone, ci troveremo di fronte a immagini sfocate o aree completamente pixelate. Questi “punti ciechi” includono basi militari, prigioni, residenze reali, isole e persino abitazioni private legate a eventi drammatici.
Un esempio noto è la prigione di Montluçon, situata nella Francia centrale. A seguito di una spettacolare evasione in elicottero, il governo francese ha richiesto l’oscuramento di tutte le prigioni sul territorio nazionale, rendendole invisibili su Google Maps. Un altro luogo censurato è l’isola di Moruroa, nella Polinesia Francese, dove la Francia ha condotto numerosi test nucleari tra il 1966 e il 1996. La sua misteriosa storia è una delle ragioni per cui non è visibile al pubblico.
Non solo luoghi militari o storici vengono nascosti: la casa al 2207 Seymour Avenue a Cleveland, Ohio, teatro di una serie di rapimenti avvenuti tra il 2002 e il 2004, è stata rimossa dalle mappe per rispetto alle vittime e per la sua tragica associazione.
In Russia, una delle località più enigmatiche è l’isola Jeannette, che si trova nel Mar Glaciale Artico. L’isola è completamente oscurata, e si pensa che il motivo sia legato a una disputa territoriale tra la Russia e gli Stati Uniti, oltre alla possibilità che nasconda segreti sotto i ghiacci.
Anche in Italia ci sono luoghi nascosti: Monte Musinè, situato vicino a Torino, è noto per le leggende misteriose che lo circondano. L’oscuramento di questa montagna su Google Maps ha alimentato ulteriormente le speculazioni.
Tra gli altri luoghi censurati, troviamo il comune di Noordwijk nei Paesi Bassi, oscurato poiché ospita una residenza della famiglia reale olandese. In Germania, l’aeroporto NATO di Geilenkirchen non è accessibile tramite Maps, così come diverse aree della Corea del Nord, dove il regime dittatoriale impedisce la visualizzazione di gran parte del territorio nazionale.
Anche la Grecia ha le sue zone segrete, come la base militare di Ayioi Anargyroi ad Atene, che non può essere visitata virtualmente. Lo stesso vale per il quartier generale delle forze speciali polacche a Cracovia e per l’impianto di riprocessamento delle scorie nucleari di La Hague, in Normandia, che tratta rifiuti nucleari provenienti da vari Paesi europei.
Nel Regno Unito, una casa situata in Princeport Road, a Stockton-on-Tees, è completamente invisibile su Google Maps, tanto da essere definita una “casa fantasma”. Infine, la prima centrale nucleare francese, situata nella regione della Linguadoca-Rossiglione, è un altro esempio di luogo off-limits per gli utenti di Maps, rendendo impossibile la sua esplorazione virtuale.
Questi luoghi nascosti ci ricordano che, nonostante l’enorme potere della tecnologia e la facilità con cui possiamo esplorare il mondo da casa, ci sono ancora aree protette e inaccessibili, che restano avvolte nel mistero.