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Panico in Europa, nuove regole in vigore dal 1° ottobre per i turisti: cosa c’è da sapere

Panico in Europa per una nuova legge sul turismo approvata da uno dei Paesi più amati dai viaggiatori. Migliaia di operatori del settore stanno facendo pressioni sul governo responsabile del decreto per sospenderne l’entrata in vigore, prevista per il 1° ottobre. La normativa, identificata come Regio Decreto 933/2021, impone agli alloggi privati in affitto e agli hotel di raccogliere dati sensibili sui turisti al momento della prenotazione. Gli operatori turistici, albergatori e agenzie di viaggio sono preoccupati, sostenendo che queste nuove regole non solo sono complesse da attuare, ma potrebbero aumentare i costi per i viaggiatori e minacciare la competitività internazionale del turismo.

Questa situazione sta emergendo in Spagna, una delle principali destinazioni turistiche mondiali. Il settore si oppone fermamente alle nuove disposizioni sulla registrazione degli ospiti, lamentando che l’aumento delle informazioni personali richieste è eccessivo e rappresenta un ulteriore carico burocratico. Inoltre, potrebbe rendere più costoso soggiornare in Spagna e potrebbe entrare in conflitto con la normativa europea sulla protezione dei dati personali.

Spagna, proteste per la nuova legge sul turismo

Molte associazioni che rappresentano albergatori, agenzie di viaggio e tour operator in Spagna hanno criticato i nuovi obblighi in merito alla raccolta di dati, che dovrebbero entrare in vigore il 1° ottobre 2024. Anche le associazioni turistiche a livello europeo si sono espresse contro queste regole, affermando che potrebbero non solo aumentare il costo delle vacanze, ma anche ridurre il numero di turisti che scelgono la Spagna come destinazione, compromettendo così la competitività del settore a livello globale e il suo ruolo di leader nel turismo europeo.

I principali gruppi turistici spagnoli si sono uniti per scrivere una lettera alle autorità, esortando il governo a sospendere l’implementazione della legge. Hanno sottolineato che rispettare questi nuovi requisiti è praticamente impossibile. Alcuni critici sostengono inoltre che alcuni turisti, riluttanti a condividere una quantità così ampia di informazioni personali, potrebbero decidere di optare per altre destinazioni. Ma quali sono esattamente i dati che verranno richiesti?

I dati richiesti ai turisti in Spagna dal 1° ottobre

Il decreto, come riportato dal giornale Express, amplia il numero di informazioni personali che hotel e agenzie di viaggio devono raccogliere, passando da nove a un totale di 17 voci. Tutti gli ospiti di età superiore ai 14 anni saranno tenuti a compilare un modulo con i propri dati, indipendentemente dalla durata del soggiorno, che si tratti di una notte o di più settimane.

Ecco le informazioni richieste:

  • Nome
  • Secondo nome (se presente)
  • Cognome
  • Sesso
  • Numero identificativo
  • Numero del documento di supporto
  • Tipo di documento (carta d’identità, passaporto, TIE)
  • Nazionalità
  • Data di nascita
  • Indirizzo completo (residenza legale)
  • Regione/provincia/località (residenza legale)
  • Paese di residenza
  • Numero di telefono
  • Cellulare
  • Indirizzo e-mail
  • Numero di persone nel gruppo di viaggio
  • Relazione tra i membri del gruppo (se ci sono minorenni).

Questi nuovi requisiti sollevano dubbi e preoccupazioni nel settore turistico, che teme un impatto negativo sul flusso di turisti in Spagna e sulla competitività del Paese nel mercato globale.