La crescente tensione tra Israele e Iran sta spingendo la politica italiana a cercare una maggiore unità interna. Come riportato da Tommaso Ciriaco su Repubblica, ieri c’è stata una telefonata significativa tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, durante la quale hanno discusso della necessità di affrontare insieme le sfide future. Meloni ha sottolineato l’importanza di un fronte comune: “È necessaria unità e coesione nazionale”, ha dichiarato, aggiungendo che le prossime settimane saranno particolarmente difficili e che maggioranza e opposizione dovranno collaborare nell’interesse del Paese.
Il rischio di un conflitto su larga scala
Il contesto di questa chiamata è la crisi in corso tra Israele e Iran, che potrebbe evolversi in un conflitto ancora più ampio e distruttivo. Durante il G7, Meloni ha ricevuto informazioni da Joe Biden riguardo a un possibile attacco israeliano su obiettivi civili e militari in Iran, come aeroporti, raffinerie e impianti nucleari. Israele sembra intenzionato a compiere attacchi significativi, rendendo la situazione estremamente delicata.
La proposta di Schlein e la richiesta di un cessate il fuoco
Elly Schlein ha espresso apertura al dialogo, ma ha anche suggerito l’avvio di un’iniziativa diplomatica congiunta con Emmanuel Macron per evitare un’escalation in Libano, dove la situazione è altrettanto critica. La leader del Pd ha insistito sulla necessità di un cessate il fuoco, chiedendo che l’Italia assuma una posizione più critica nei confronti di Israele. Due giorni prima, Peppe Provenzano, esponente del Pd, aveva già sollevato preoccupazioni criticando il ministro degli Esteri Antonio Tajani per non aver affrontato adeguatamente gli attacchi su Gaza e Beirut.
Il confronto politico
Meloni ha riconosciuto l’importanza di un approccio diplomatico, ma ha chiarito a Schlein che un’eventuale decisione di ritirare le truppe dalla missione Unifil in Libano non può essere presa unilateralmente. In un contesto internazionale in cui il rischio di un conflitto su vasta scala è reale, la Presidente del Consiglio non esclude di aprire a ulteriori dialoghi con le opposizioni. La consapevolezza che la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente spinge verso una maggiore cooperazione politica.
Possibili punti di convergenza
Schlein ha suggerito a Meloni di dare segnali concreti in ambito diplomatico, soprattutto come presidente di turno del G7, evidenziando l’importanza di un ruolo attivo dell’Italia in Medio Oriente. Sebbene la segretaria del Pd mantenga una posizione cauta, entrambe le leader riconoscono la necessità di cercare un terreno comune. Non si esclude la possibilità di convergenze su alcune mozioni, come accaduto in passato, specialmente se la situazione internazionale dovesse peggiorare.