Giuseppe Cruciani non fa sconti a nessuno, neanche a una leggenda come Vasco Rossi. L’origine della critica al famoso rocker risiede nelle sue recenti dichiarazioni contro il governo, accusato di fascismo, tramite un post sui social in cui ricordava il padre. Durante l’ultima puntata de “La Zanzara”, andata in onda su Radio24 il 1° novembre, Cruciani si è espresso senza filtri e ha indirizzato dure parole sia al cantautore che ad Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare per Alleanza Verdi e Sinistra. Vasco Rossi, ricordando il padre, aveva scritto: “Non ti sei piegato ai nazifascisti. Ora sono tornati, bulli e arroganti”.
Cruciani ha commentato: “La prima persona che voglio citare oggi è un idolo per molti. Parliamo di Vasco Rossi, una figura immensa della musica, ma non certo del pensiero, almeno in questo caso”, ha esordito. Poi è partito il fiume di critiche. Cruciani ha attaccato: “Ma come si fa? Per omaggiare il padre, tira in ballo la Meloni. E cosa dice? ‘Caro papà, non ti sei piegato ai nazifascisti, ora sono tornati’. Posso essere franco? È una sciocchezza. Se fosse un nostro ospite, lo attaccherei duramente, senza mezzi termini”.
Bonelli non è stato risparmiato nemmeno lui, avendo affermato: “È corretto e necessario che Giorgia Meloni abbia mostrato sostegno alla Spagna in questo momento difficile. Ma il governo italiano è il primo in Europa a voler bloccare le politiche sul clima, votando anche contro misure come la legge sul ripristino della natura”. La replica di Cruciani? “Ma come si fa a fare questi collegamenti? Cosa c’entra Meloni con le alluvioni? Mi viene da piangere anch’io, davvero. Levategli il fiasco a entrambi, Vasco Rossi e Bonelli,” ha concluso con enfasi Cruciani.