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Bollo auto, nuova stangata: ecco chi dovrà pagare di più dal 2025

Dal 2025 si prevedono novità poco favorevoli per molti proprietari di automobili: aumenterà il bollo auto per alcune categorie di veicoli, inclusi quelli a basso impatto ambientale, come le auto ibride, molto diffuse in Italia. L’imposta di possesso sui veicoli è obbligatoria, ma per anni alcune categorie di automobili hanno beneficiato di agevolazioni che riducevano o azzeravano l’importo del bollo. Attualmente, esistono esenzioni per i veicoli storici con oltre 20 o 30 anni di vita, per quelli destinati alla mobilità delle persone disabili e per le vetture ecologiche, ma dal 2025 l’esenzione per queste ultime sarà in gran parte ridimensionata. Pertanto, i proprietari di veicoli ibridi dovranno adeguarsi a un aumento delle spese per il bollo.

A seconda delle normative regionali, l’esenzione o riduzione del bollo auto può variare in durata e percentuale: alcune regioni italiane garantiscono l’esenzione per i primi tre anni dall’immatricolazione, altre per cinque anni. È quindi utile che i cittadini consultino il regolamento della propria regione per sapere se saranno soggetti a questi cambiamenti fiscali. In Piemonte, ad esempio, secondo quanto riportato da Money.it, è previsto che solo per il 2024 i veicoli ibridi a doppia alimentazione (benzina-elettrico) possano ancora godere dell’esenzione totale del bollo o di una riduzione del 50%. Dal 2025, però, queste agevolazioni saranno ridotte: per i nuovi veicoli immatricolati a partire dal 1° gennaio 2025, infatti, sarà applicata una riduzione del 50% solo per i primi cinque anni, mentre a partire dal sesto anno si dovrà versare l’intero importo del bollo.

Questa modifica avrà ripercussioni soprattutto su chi ha scelto di acquistare un’auto ibrida, una decisione spesso motivata anche dalla possibilità di risparmiare sul bollo grazie al basso impatto ambientale di questi veicoli. Per molte persone, infatti, l’esenzione o la riduzione del bollo è stata un incentivo a scegliere veicoli ecologici, contribuendo così alla riduzione dell’inquinamento. L’imposizione di nuove tariffe penalizzerà proprio chi si è orientato verso modelli di mobilità più sostenibili. A fronte di questo cambiamento, i cittadini dovrebbero verificare le specifiche esenzioni regionali per comprendere esattamente come queste influiranno sui costi di possesso dell’automobile.

Questo cambiamento normativo sottolinea come il quadro delle agevolazioni sulle auto ecologiche stia mutando rapidamente. Chi possiede una vettura a basso impatto ambientale o sta considerando l’acquisto di un’auto ibrida farebbe bene a tenersi aggiornato sulle nuove regole in vigore dal prossimo anno. In molti casi, gli automobilisti dovranno prepararsi a sostenere costi aggiuntivi e a rivalutare la convenienza economica di queste scelte ecologiche, particolarmente in assenza di ulteriori incentivi per i veicoli a basse emissioni.