Elon Musk e Vivek Ramaswamy hanno recentemente fatto scalpore con un annuncio di lavoro pubblicato sul social X, ex Twitter, per il nuovo Dipartimento di Efficienza Governativa (DOGE). Questa iniziativa, promossa sotto la guida del presidente eletto Donald Trump, è parte di un piano ambizioso per ridurre la burocrazia federale, eliminare regolamenti superflui e tagliare miliardi di dollari di spesa pubblica. L’annuncio ha attirato l’attenzione non solo per il suo tono provocatorio, ma anche per le condizioni piuttosto insolite: candidati ad alto QI disposti a lavorare più di 80 ore a settimana senza alcun compenso economico, ma con la promessa di fare la differenza nella gestione pubblica americana.
Secondo Musk, il lavoro non sarà glamour né facile: oltre a richiedere dedizione totale e un’enorme capacità di risolvere problemi complessi, comporterà affrontare critiche e ostacoli da parte del sistema. Ramaswamy ha ulteriormente sottolineato come l’efficienza e l’etica del lavoro di DOGE si pongano in netto contrasto con quelle di molti burocrati tradizionali, accusati di essere inefficienti e di gravare sul bilancio pubblico senza offrire valore. L’obiettivo del dipartimento è di agire come consulente esterno per il governo, fornendo soluzioni strategiche per razionalizzare le risorse federali entro il 2026, simbolicamente fissando come termine il 4 luglio, Giorno dell’Indipendenza.
Nonostante le critiche, migliaia di americani hanno mostrato interesse per l’iniziativa, interpretandola in modi diversi. Per alcuni, è un’opportunità di guadagnare visibilità o costruire un curriculum, sperando in ruoli ben retribuiti in futuro. Altri vedono il progetto come una dichiarazione politica contro l’attuale gestione amministrativa e un tentativo di scuotere le fondamenta del governo centrale. Il progetto DOGE è stato persino paragonato al “Progetto Manhattan” per il suo obiettivo di trasformare radicalmente il sistema.
La provocatoria offerta di lavoro riflette una collaborazione strategica tra Musk, Ramaswamy e Trump, che mira a galvanizzare l’elettorato con un messaggio di innovazione e austerità. L’eco mediatica generata dall’annuncio è stata vastissima, dimostrando ancora una volta come Musk e Ramaswamy siano maestri nel combinare business, politica e spettacolo per alimentare il dibattito pubblico su temi di rilevanza nazionale.