Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un significativo ritorno dei giovani all’agricoltura, con oltre 56.000 under 35 alla guida di imprese agricole . Questo fenomeno ha contribuito a posizionare il Paese al vertice europeo per numero di giovani agricoltori. La crescente attrattività del settore è evidenziata dall’aumento dell’8,32% delle compravendite di terreni agricoli nel primo semestre del 2018, con 57.284 operazioni registrate.

La presenza giovanile ha rivoluzionato il lavoro nei campi. Sette aziende su dieci guidate da under 35 sono impegnate in attività diversificate, che spaziano dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo. Altre iniziative includono l’agricoltura sociale, finalizzata all’inserimento di persone svantaggiate, e la produzione di energie rinnovabili. Questa multifunzionalità ha portato le aziende agricole giovanili ad avere una superficie superiore del 54% rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75% e il 50% in più di occupati per azienda .

Un elemento distintivo di questo rinnovato interesse per l’agricoltura è rappresentato dagli “agricoltori di prima generazione”. Si tratta di giovani provenienti da settori diversi o senza precedenti esperienze familiari nel campo agricolo, che hanno deciso di investire nella terra con creatività e professionalità. Tra questi, il 50% è laureato e il 57% ha introdotto innovazioni nelle proprie aziende. Inoltre, il 74% di loro si dichiara orgoglioso del lavoro svolto, mentre il 78% afferma di essere più soddisfatto rispetto a precedenti occupazioni.

La presenza femminile è anch’essa significativa, rappresentando circa un terzo delle imprese agricole giovanili. Questo cambiamento epocale, che non si verificava dai tempi della rivoluzione industriale, indica come il mestiere della terra non sia più considerato un’opzione di ripiego. Al contrario, l’agricoltura si configura come una strada promettente per le nuove generazioni istruite, desiderose di coniugare innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale