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Quanto costa fare il modello 730 al CAF: prezzi 2025

Ogni anno, con l’arrivo della primavera, per molti contribuenti italiani si avvicina anche il momento di affrontare uno degli appuntamenti più importanti con il fisco: la dichiarazione dei redditi. Una delle domande più frequenti tra chi si prepara a presentare il Modello 730 nel 2025 è legata ai costi del servizio presso un CAF, ossia un Centro di Assistenza Fiscale. Capire quanto si dovrà spendere è fondamentale, specialmente per chi cerca un buon equilibrio tra risparmio e qualità dell’assistenza. In molti casi, i prezzi possono variare sensibilmente da centro a centro e dipendono da diversi fattori come la tipologia di dichiarazione, la complessità dei redditi o la presenza di detrazioni. C’è anche chi, iscritto a un sindacato o a una determinata associazione, può accedere gratuitamente a questo servizio, poiché incluso nella quota associativa annuale.

Il Modello 730 resta una delle scelte più diffuse per presentare la propria dichiarazione, soprattutto tra lavoratori dipendenti e pensionati. La sua semplicità e la possibilità di ricevere eventuali rimborsi direttamente nella busta paga o nella pensione lo rendono uno strumento molto pratico. Nonostante l’esistenza del modello precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, molti preferiscono affidarsi a un CAF per evitare errori, ottenere supporto nella raccolta dei documenti e ricevere assistenza qualificata durante tutta la procedura. Come ha osservato l’Agenzia delle Entrate, “il contribuente ha sempre la responsabilità della dichiarazione, anche se precompilata”, il che spinge molti a cercare il supporto di professionisti.

Nel 2025, i costi medi applicati dai CAF per la compilazione e l’invio del 730 variano sensibilmente. Per una dichiarazione semplice, senza particolari detrazioni, si può spendere tra i 30 e i 40 euro. Se invece si inseriscono spese da portare in detrazione come mutui, spese mediche o scolastiche, la cifra può salire fino a 70 euro. Le dichiarazioni congiunte per coppie arrivano anche a 100 euro, mentre una correzione o un’integrazione di un 730 già presentato può costare tra i 25 e i 40 euro. Alcuni servizi aggiuntivi, come la gestione dell’ISEE o la consulenza su bonus edilizi e IMU, possono comportare costi extra compresi tra i 10 e i 50 euro. È utile ricordare che non tutti i CAF applicano le stesse tariffe e che esistono sconti, agevolazioni o offerte legate a convenzioni sindacali o promozioni temporanee.

Scegliere se affidarsi a un CAF dipende anche dalla propria situazione fiscale. Chi ha più fonti di reddito, numerose spese detraibili o semplicemente poca dimestichezza con le piattaforme digitali dell’Agenzia delle Entrate, troverà nel CAF un valido alleato. Inoltre, prenotare in anticipo può fare la differenza: alcune sedi offrono tariffe ridotte per chi si muove entro il mese di aprile. Infine, per chi ha una situazione semplice e vuole risparmiare, esiste sempre l’opzione del 730 precompilato online, da inviare in autonomia senza costi. Tuttavia, rivolgersi a un CAF non è solo una questione di comodità: significa anche avere assistenza in caso di controlli, la garanzia su eventuali errori, e il supporto nella conservazione dei documenti. Tenendo a mente che il termine ultimo per l’invio del Modello 730 è il 30 settembre 2025, conviene organizzarsi per tempo e valutare con attenzione a chi affidarsi.

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