Nella nuova legge di Bilancio è stato introdotto un emendamento che si trova attualmente in discussione al Senato: il bonus bebè (il già conosciuto come “assegno di natalità” è stato prorogato per altri 3 anni. La novità importante è che potrà essere richiesto anche per i nati dal 1 gennaio 2018 e non andare ad esaurirsi con l’anno 2017.
L’emendamento, approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, è un assegno mensile destinato alle famiglie che hanno appena accolto un bambino in casa, si esso nato, adottato o in affido. I requisiti richiedono un ISEE non superiore a 25mila euro e la domanda deve essere presentata fino a tre mesi dopo la nascita (l’adozione o l’affido).
Per quanto riguarda il bonus bebè, il rilascio dell’assegno è legato alla situazione economica e, mentre il bonus mamme domani 2017 viene erogata a favore di tutte le donne dal 7mo mese di gravidanza in poi, il bonus bebè è di 80 euro al mese, che raddoppia a 160 se il reddito risulta addirittura inferiore a 7mila euro. La cifra complessiva è di 960 euro e 1920 per i redditi compresi tra i 7 e i 25mila euro.
Infatti, la quota viene erogata mensilmente fino al compimento del 3o anno del figlio. Per chi dovesse presentare la domanda in ritardo, la quota verrà erogata dal momento i cui viene presentata la domanda. Le quote precedenti andranno dunque perse e non potranno essere rimborsate.
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Il modello Isee andrà dunque presentato subito dopo la nascita del figlio e non prima. Infatti la domanda prevede anche l’inserimento dei dati anagrafici del bambino.
Per quanto riguarda invece il bonus per i figli a carico è salito a 3500 euro. Quindi i genitori che avrebbero diritto ad una detrazione fiscale fino a 950 euro aumentano, mentre il limite d’età per i figli resta invariato a 25 anni compresi.