Nei primi giorni del nuovo anno, Google ha gli occhi puntati sul futuro. La società, una divisione della società madre Alphabet Inc., ha acquisito Redux, una startup con sede nel Regno Unito.
I prossimi smartphone Pixel prodotti da Google potrebbero vantare una tecnologia ancora inedita nel mondo degli smartphone: display speciali in grado di funzionare anche da diffusori audio vibrando in modo impercettibile come fossero altoparlanti. In altre parole, la sua tecnologia elimina la necessità di altoparlanti e pulsanti negli smartphone, dando all’utente una sensazione molto più realistica rispetto a quanto fanno i comuni motori per la vibrazione su smartphone e tablet, solitamente posizionati in un angolo del gadget. L’acquisizione, secondo Crunchbase è avvenuta addirittura ad agosto 2017, di Redux.
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La notizia, riportata da Bloomberg soltanto in queste ore, fa fede all’accordo stipulato lo scorso dicembre. I dettagli dell’acquisizione restano avvolti nel mistero, ad incominciare dall’esborso sostenuto dal gigante di Mountain View per accaparrarsi i servigi della società inglese.
Redux ha annunciato di aver sviluppato “la tecnologia audio del pannello”, per sostituire gli altoparlanti dello smartphone con il suono proveniente direttamente dallo schermo. Ha anche lanciato effetti aptici per dare agli utenti la sensazione di pulsanti sotto il loro touch screen. “La” convergenza “dei design degli smartphone dipende in gran parte da una serie di restrizioni fisiche fondamentali: dalle dimensioni dei micro-altoparlanti e altri componenti, alla necessità di tagliare il vetro anteriore per i diffusori per auricolari e ai limiti pratici di dove mettere i pulsanti”, afferma Redux nel suo annuncio. “Redux … supera questi limiti e apre nuove possibilità di design, dal design esterno all’interfaccia utente”.
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Poco più di una settimana prima, Redux aveva raccolto $ 5 milioni, guidati da Arie Capital, per portare i suoi prodotti sul mercato. La tecnologia di Redux potrebbe essere una grande novità per i telefoni Google Pixel di Alphabet. Inoltre, il fatto di non avere la necessità di altoparlanti e altri componenti fisici, potrebbe liberare spazio per una batteria più grande o altre nuove funzionalità, aprendo la strada a dispositivi completamente impermeabili, e potrebbe persino consentire l’ambito schermo senza cornice.
Chi ha provato dal vivo il sistema ideato da Redux ne loda la bontà, ma ancora non è dato sapere se e quando Google abbia effettivamente intenzione di adottarlo sui propri prodotti: il lancio dei nuovi smartphone è effettivamente lontano e di indiscrezioni a riguardo ancora non ne sono emerse. Facile quindi pensare che una tale tecnologia possa presto trovare impiego nell’ormai rodato e diffuso programma “made by Google”, che ha visto nascere non soltanto gli smartphone (Google Pixel, per l’appunto), ma anche e soprattutto accessori rigorosamente hi-tech come altoparlanti intelligenti, auricolari e via discorrendo. Chissà, magari in futuro potremmo assistere ad altoparlanti domestici intelligenti (Google Home) muniti però di display, soluzione quest’ultima indubbiamente interessante per trasmettere contenuti e veicolare al tempo stesso il sonoro.
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