La casa giapponese Toyota ha scelto il “Diesel free”
Il listino italiano della Toyota dallo scorso 1 gennaio ha visto uscite le versioni diesel della Yaris, della Auris e della Rav 4. La scelta era stata annunciata dalla casa nipponica che ha tra i suoi “must” la mobilità sostenibile e nel cui listino, ad eccezione dei furgoni dei pick-up e dei fuoristrada, rimangono solo auto alimentate a benzina o ibride.
Una scelta che da parte di Toyota è stata effettuata con molto coraggio, se si pensa che nello scorso anno il diesel ha rappresentato il 56,7% delle auto nuove immatricolate nel nostro paese. In numeri assoluti infatti circa 1,13 milioni di vetture nuove erano alimentate a gasolio.
Come si legge in una nota che la stessa casa automobilistica ha fatto pervenire alla stampa, l’obiettivo che si prefigge Toyota è quello di ridurre in un modo “importante” l’impatto di NOx e polveri sottili nell’atmosfera, che caratterizzano in particolar modo i motori diesel. Questo porterà vantaggi sia per la salute dei cittadini che per l’intero ecosistema del nostro paese.
In dettaglio dal listino italiano della casa nipponica sono state eliminate la versione diesel della piccola Aygo, della media Auris e della compatta Yaris, oltre che quella della C-Hr la “urban-crossover” della casa. Per queste solo versioni a benzina oppure ibride, cioè con un motore endotermico associato ad un motore elettrico.
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I propositi ecologici della Toyota
Il sostegno alla mobilità sostenibile da parte della casa nipponica si sposa ai propositi ecologici, annunciati circa due settimane fa. La Toyota pensa di vendere, a livello mondiale, entro il 2030, circa 5,5 milioni di autovetture ogni anno tra ibride ed elettriche, comprendendo tra queste 1 milione di autovetture con emissioni zero.
Raggiungere questi numeri non sarà facile, ma intanto il mercato italiano, nel 2017 ha fatto registrare un importante balzo in avanti di vendite delle ibride, con un aumento del 71% rispetto all’anno precedente. Considerando che il totale del mercato è salito del 7,9% dal 2016 al 2017 il risultato è veramente importante.
Il numero totale delle auto ibride vendute nel 2017 è stato di 66mila con una incidenza del 3,4% sul venduto totale ed un aumento dell’1,3%. Da notare che fino al 31 dicembre 2017 Toyota ha venduto in Italia circa 180mila vetture comprese quelle con marchio Lexus, il cui listino è composto solo da vetture ibride. Sul totale delle vendite di vetture di questo tipo il dato rappresenta il 60%.
Il diesel resta su alcune vetture
Nonostante la scelta effettuata da Toyota, che risente anche del fatto di un maggior costo per lo sviluppo futuro delle motorizzazioni diesel, alcuni tipi di vetture restano disponibili con motori alimentati a gasolio; si tratta dei fuoristrada e dei furgoni, con Land Cruiser, Hilux, Proace e Proace Verso.
La mobilità sostenibile del resto viene scelta anche da molte amministrazioni comunali, che stanno precludendo l’ingresso nei centri storici delle città per le vetture diesel, anche quando si tratta di “Euro 6”. Un annuncio del genere è arrivato da parte di Parigi, che intende eliminarle entro il 2024.
La svolta della casa giapponese verso le vetture “pulite” vedrà anche un cambio di rotta per quanto riguarda la comunicazione pubblicitaria, che proprio in questi giorni ha visto partire quella dedicata alla gamma dei SUV.
Questa scelta, che era stata effettuata in precedenza anche in altri paesi, con risultati in linea con le previsioni, conferma che Toyota rimane tra le aziende più “interessate” alla mobilità sostenibile, argomento del quale si discute molto nelle varie tavole rotonde sull’ambiente, non solo con le dichiarazioni, ma anche con i fatti.
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