Il 2018 si preannuncia l’anno dei pagamenti digitali. Il “Fintech”, l’area economica che si occupa della tecnologia finanziaria e della digitalizzazione del sistema bancario, utilizza la tecnologia per facilitare i pagamenti e rendere l’intero sistema più efficiente.
Ad accogliere la rivoluzione digitale in pieno è il Gruppo Sisal (Sport Italia Società a Responsabilità Limitata), la società di scommesse italiana da anni famosa per il SuperEnalotto e la schedina del Totocalcio.
Nel nostro paese Sisal è sinonimo di gioco, scommesse e intrattenimento. Leader nel settore fin dal dopoguerra, la società ha saputo seguire modi, tempi e rivoluzione tecnologica, fino alla trasformazione digitale che riguarda i servizi a pagamento.
Gli ultimi dati del Politecnico di Milano segnano un +9% all’anno, ed attualmente riguardano 200 miliardi di transazioni cashless.
Di conseguenza dalle bollette alle tasse, passando per gli abbonamenti televisivi, le ricariche telefoniche, e arrivando fino ai ticket sanitari, tutto potrà essere pagato grazie a portali digitali. D’altronde, i dati parlano chiaro: dalla divisione digitale SisalPay deriva più del 50% della raccolta pari a 13,2 miliardi registrati nei primi nove mesi del 2017.
L’AD Petrone: “La strada intrapresa è quella giusta”
Emilio Petrone, Ad di Sisal e propulsore del cambiamento, afferma che la strada intrapresa è quella giusta e che dai servizi a pagamento si aspetta un fatturato lordo superiore ai 17 miliardi, di cui circa 9 provenienti proprio dall’area SisalPay. “La nostra forza è la presenza sul territorio con più di 40 mila punti vendita, 13 milioni di clienti e 200 milioni di transazioni gestite all’anno”, dichiara Emilio Petrone in un’intervista al Corriere.
Inoltre, lo sviluppo dell’area, con un investimento già effettuato di circa 20 milioni di euro per concretizzare una nuova fase di innovazione tecnologica e altrettanti previsti per l’anno in corso, sono a servizio del canale digitale, vista la forte volontà di creare una vera e propria digital factory.
“Nell’ultimo anno abbiamo assunto 40 giovani, di cui oltre la metà donne, per accelerare sulla trasformazione digitale. Un percorso che ha nella nuova app un primo risultato concreto ma che proseguirà con altri investimenti. Stiamo costruendo all’interno dell’azienda queste nuove competenze e per farlo, entro il prossimo anno, assumeremo altri 60 talenti, fra startupper ed esperti di digitale”, afferma l’Ad di Sisal.
Questo il futuro dell’app grazie a lungimiranza e intraprendenza, che ha visto anche una proficua collaborazione con la Pubblica Amministrazione come partner di innovazione tecnologica grazie alla strategia di cashless PagoPa.
SisalPay è completamente proiettata nel business dei pagamenti cashless e, forte dei suoi numeri, sembra non temere l’ingresso nel mercato di colossi internazionali come Apple.