Quante volte abbiamo sentito dichiarazioni sulle auto del futuro? Siamo veramente tutti d’accordo sul fatto che le macchine alimentate a benzina e diesel rappresenteranno solo un ricordo?
Finora le grandi case automobilistiche hanno dichiarato la volontà di passare completamente all’alimentazione elettrica, dandosi obiettivi concreti e date da rispettare. Da Volvo, a Tesla, da Nissan, a Ford e BYD, tutte hanno mostrato le proprie iniziative in merito. Tranne la Fiat, quella nostra Fiat, diventata Chrysler e guidata dal lungimirante manager Marchionne.
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L’opinione di Marchionne
Il famoso amministratore delegato ha più volte ufficializzato la propria opinione in merito, criticando il trend che vuole l’auto elettrica come la sola e unica alternativa di mobilità futura. Scettico sull’impatto ambientale e sulla reale accessibilità di costi, Marchionne è stato, in rappresentanza della stessa FCA, una voce fuori dal coro.
Ma il trend è forte: Elon Musk e la sua Tesla, come ogni altra innovazione che si rispetti, continuano a ricevere consensi. E così anche l’A.D. italiano ha dovuto rivedere le sue posizioni, tant’è che ha proposto i nuovi modelli Ferrari con motore ibrido.
In un mondo come quello attuale, alla continua ricerca di soluzioni tecnologiche che rispettino l’ambiente e la salute dell’uomo, l’auto elettrica si propone come il modello di trasporto più efficiente e innovativo rispetto alle automobili di quotidiana fruizione, alimentate ancora da benzina e diesel.
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La gamma Ferrari 2022: sarà ibrida
Per questo i modelli i nuovi modelli Ferrari previsti entro il 2022 avranno tutti il motore ibrido. Le mitiche macchine targate con il cavallo hanno finora consumato moltissima benzina. La vecchia combustione interna, che per i più appassionati garantisce quel rombo di motori e quell’accelerazione tale da far aumentare l’adrenalina, di certo non sparirà del tutto.
Marchionne ha infatti dichiarato che “Alcuni clienti vorranno la combustione”, motivo per cui le splendide testa rossa non a benzina non spariranno definitivamente.
Ma è tempo di adeguarsi a leggi più ambientali più rigide e ad una proposta alternativa che ormai sta prendendo in seria considerazione il passaggio completo dall’alimentazione a petrolio rispetto all’avvento delle colonnine elettriche.
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