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Internazionalizzazione: guida agli strumenti agevolativi

Per le imprese italiane che vogliono potenziare la loro presenza sui mercati esteri, il Ministero dello Sviluppo economico e quello del Tesoro hanno decretato la riforma delle modalità di accesso agli strumenti agevolativi per l’internazionalizzazione.
Tra le principali novità si segnalano:

  • la riduzione del tasso agevolato dal 15% al 10% del tasso di riferimento UE
  • riduzione dei tempi per ottenere i finanziamenti

Per i Finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati extra UE e per realizzare studi di fattibilità o programmi di assistenza tecnica le novità sono:

  • finanziabilità al 100% delle spese previste per i programmi di inserimento sui mercati rispetto all’attuale 85% max;
  • per le imprese con rating più elevato viene ridotta ulteriormente la quota minima di finanziamento da garantire dall’attuale 40% al 20%. La riduzione delle garanzie da prestare, applicabile alle PMI, è stata estesa anche alle imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3.000 e sono state integrate le modalità per prestare le garanzie con il richiamo al “cash collateral” e con la previsione di eventuali controgaranzie.
  • Nuova disciplina relativa alle spese finanziabili e semplificazione delle modalità per ottenere l’erogazione del finanziamento.

Per i Finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici sono state introdotte una serie di condizioni più favorevoli:

  • aumento da 300.000,00 a 400.000,00 euro dell’importo massimo del finanziamento concedibile;
  • riduzione da 0,80 a 0,65 del livello di solidità patrimoniale (LSP) ritenuto “adeguato” per le imprese industriali/manifatturiere (rimane 1,00 per le imprese commerciali/di servizi);
  • possibilità di rimborsare il finanziamento in termini dilazionati, anziché in un’unica soluzione, per le imprese che non superano la fase di “verifica”;
  • semplificazione delle modalità operative.

Per i Finanziamenti agevolati per la Partecipazione di Pmi a fiere e mostre in Paesi extra UE: il finanziamento è stato oggetto di una profonda revisione con l’obiettivo di renderlo maggiormente fruibile da parte delle imprese interessate. In particolare, è stato eliminato il vincolo che consentiva di accedere al finanziamento solo per la “prima” partecipazione all’evento fieristico o alla mostra, ed è stata prevista la finanziabilità delle spese al 100%.
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Chi è Simest e cosa fa

A gestire le procedure per l’ammissione al finanziamento è Simest, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 si occupa della crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività. Utilizza risorse pubbliche per erogare finanziamenti a tasso agevolato a sostegno dell’internazionalizzazione e contributi agli interessi a supporto dell’export. SIMEST è controllata al 76% dalla SACE ed entrambe fanno parte del Polo dell’Export e dell’Internazionalizzazione del Gruppo Cassa depositi e prestiti.

  • SACE sostiene le imprese nel processo di crescita e internazionalizzazione, guidando nella scelta dei mercati e nella gestione dei rischi in geografie nuove e spesso poco conosciute.
  • SIMEST affianca le imprese impegnate in progetti di espansione in tutte le fasi del percorso di crescita internazionale, dalla prima idea di apertura a un nuovo mercato, fino all’espansione attraverso investimenti diretti.

Le iniziative finanziabili dal Fondo rotativo
I finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione a valere sul Fondo rotativo L. 394/81, riguardano:

  • Programmi di inserimento nei mercati extra Unione europea, per il lancio e la diffusione di nuovi prodotti e servizi. Per l’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture (uffici, showroom, negozi o corner) volte ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento;
  • Studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Unione europea e programmi di assistenza tecnica;
  • Finanziamento agevolato a favore delle piccole e medie imprese esportatrici per il miglioramento e la salvaguardia della loro solidità patrimoniale;
  • Finanziamento agevolato a favore delle piccole e medie imprese per la realizzazione di iniziative promozionali per la partecipazione a fiere e/o mostre sui mercati extra Unione europea (marketing e/o promozione del marchio italiano).

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Programmi di inserimento in mercati extra Ue

Ogni singola domanda può riguardare un programma da realizzare in un solo Paese di destinazione e in massimo due Paesi di proiezione nella stessa area geografica, ma le imprese hanno la possibilità di presentare anche più istanze. Inoltre, sono ammessi ai finanziamenti gli studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Ue, che riguardino il settore di attività del richiedente.
Per entrambe le tipologie di intervento sono concessi finanziamenti agevolati fino al 100% delle spese sostenute nel periodo di realizzazione del programma, ad un tasso d’interesse pari al 10 per cento del tasso di riferimento di cui alla normativa europea (in nessun caso inferiore allo 0 percento).
Con riferimento alle garanzie, il Comitato agevolazioni può accordare una riduzione delle garanzie da prestare fino ad un massimo dell’80% del finanziamento per le PMI e per le imprese a media capitalizzazione.

Patrimonializzazione delle PMI esportatrici

Possono accedere alle agevolazioni le PMI costituite in forma di società di capitali, con sede legale in Italia, che abbiano realizzato in ciascuno dei tre esercizi precedenti a quello di presentazione della domanda, un fatturato estero la cui media sia pari ad almeno il 35 per cento del fatturato aziendale totale.
Il livello di solidità patrimoniale delle piccole e medie imprese interessate ritenuto adeguato é ricavato dall’indice di copertura delle immobilizzazioni, costituito dal rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette, ed è posto uguale a 0,65 per le imprese industriali/manifatturiere e a 1,00 per le imprese commerciali/di servizi.
Il finanziamento, nel limite del 25 per cento del patrimonio netto dell’impresa richiedente, non può comunque superare l’importo di 400mila euro.

Marketing e promozione del marchio italiano

L’ultima tipologia di intervento prevede la concessione di finanziamenti agevolati a favore delle piccole e medie imprese con sede legale in Italia, singole e aggregate, per la realizzazione di iniziative promozionali per la partecipazione a fiere e/o mostre nei mercati extra Ue. L’intervento, relativo a un massimo di tre Paesi, può essere sostenuto fino al 100 per cento delle spese ammissibili ed entro l’importo di 100mila euro, con tasso d’interesse pari al 10 per cento del tasso di riferimento di cui alla normativa europea.

Finanziamenti agevolato a favore delle piccole e medie imprese esportatrici

È finalizzato a sostenere la crescita del livello di solidità patrimoniale delle aziende che esportano per accrescerne la competitività sui mercati esteri. Ne possono beneficiare le piccole e medie imprese che hanno sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali e che abbiano realizzato, nei 3 esercizi precedenti la domanda di finanziamento, un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato totale. Il finanziamento è concesso fino ad un massimo di 400.000,00 euro, tenuto conto del limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa. Il tasso agevolato è pari al 10%.

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