Che la Nasa sia specialista in missioni ad alto rischio siamo ben consci. Missioni su Marte, voli interstellari, nuovissimi sistemi di propulsione con la prospettiva elargizione di migliaia di dollari con l’obiettivo di sviluppare al meglio ogni progetto.
Anche la cinematografia ci ha offerto una Nasa degna di nota: corpi celesti esplorati, razzi e missili catapultati anni luce lontani da noi… ma sopratutto ci ha restituito l’immagine dei super eroi dei nostri tempi, gli astronauti!
Con quelle tute spaziali tanto ingombranti quanto capaci di esprimere avventura, professionalità, coraggio e prodezza, gli astronauti sono entrati di diritto nell’immaginario comune come i veri eroi dei nostri tempi, capaci di imprese impossibili.
Questi eroi contemporanei vivono le loro missioni in maniera riservata, nonostante l’attenzione mediatica. Quando devono trascorrere lunghi mesi nello spazio sostengono corsi di addestramento e di sopravvivenza che durano giorni.
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Vivere sulla stazione spaziale o spostarsi con razzi e astronavi non è come vivere sulla Terra. Dal cibo alla lettura, tutto cambia quando la gravità è inesistente e lo spazio per muoversi davvero limitato.
Funzioni corporali nello spazio: come risolvere questo problema
Così, sembrerà strano a molti di voi, ma un problema che gli astronauti non riescono a risolvere è come disfarsi della cacca nello spazio.
Avete capito bene. Per espletare le funzioni corporali finora si sono usati dei semplici pannoloni, ma la Nasa non è più soddisfatta della soluzione e, per incoraggiare il mondo a trovare un sistema più efficiente, ha messo in palio ben 30mila dollari. Esatto, la Nasa, la National Aeronautics and Space Administration, ha istituito un premio da 30mila dollari alla persona che sarà in grado di trovare la giusta soluzione a questo problema. Che è molto serio a quanto pare, visto che nonostante siano attorniati dalla tecnologia più innovativa del pianeta, gli scienziati spaziali non hanno trovato altro modo se non fornire agli scienziati un semplice, banalissimo pannolino.
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Space Poop Challenge
La sfida, aperta in tutto il mondo, si chiama “Space Poop Challenge”: le idee possono essere iscritte tramite la piattaforma crowdsourcing HeroX. Finora, l’espletamento delle funzioni corporali avviene nel pannolino, poi c’è un aspiratore per le feci e un imbuto per l’urina. É ipotizzabile che vincerà il premio chi riuscirà ad inventare qualcosa che possa essere compatibile con il materiale della tuta spaziale e adatto a lunghe permanenze.
É il caso di dirlo: Houston, Houston abbiamo un problema!