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Energia dalla pioggia, la rivoluzionaria startup Rainenergy dall’idea di una quindicenne

A volte le idee, quelle più geniali e innovative, nascono da semplici domande. Domande che però hanno la capacità di rivelare un mondo ed indicare percorsi non ancora battuti.

L’esempio della nascita di una originale startup è nata proprio così, dalla domanda che si è posta una bambina. La quattordicenne  Reyahn Jamalova si è chiesta perché, se sfruttiamo l’energia del vento per produrre elettricità non possiamo farlo anche con la pioggia.

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Il progetto

Reynahn, che oggi di anni ne ha quindici, studiava all’Istec Institute di Baku, in Azerbaijan, quando ha deciso di affrontare la quatione insieme alla sua cara amica Zahra Gasimzade. Insieme le ragazze hanno buttato giù un progetto dettagliato, studiando fisica insieme al loro professore e cercano di trovare una soluzione energetica che potesse sfruttare l’acqua piovana. In questo modo si risolverebbe il grande problema della generazione di elettricità soprattutto nei paesi equatoriali in via di sviluppo.

Il progetto è piaciuto. La domanda posta da Reyahn era molto semplice, eppure ha saputo scatenare uno studio nel quale ha creduto lo stesso governo dell’Azerbaijan, che lo ha finanziato con 20mila dollari.

Le ragazze hanno avuto il pregio e insieme l’onore di toccare un progetto tanto importante quanto molto discusso a livello internazionale: esistono molto paesi come India e Filippine dove ci sono territori completamente scoperti dall’elettricità.

Reyahn è stata lungimirante: ha pensato bene che sfruttare l’energia proveniente dall’acqua piovana vuol dire sfruttare a pieno una delle poche fonti rinnovabili sulla Terra.

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Il dispositivo: zero impatto ambientale e poco costoso

Così è stato ideato e collaudato un dispositivo: alto 9 metri, comprensivo di un raccoglitore, una serbatoio, un generatore elettrico e una batteria.

Perché sfruttare l’acqua piovana sarebbe più vantaggiosa che sfruttare vento e sole, come già accade oggi e per il quale il settore è in forte espansione?

Perché Rainenergy, così si chiama la startup ideata da Reyahn, è più semplice, meno costosa sia per costi di investimenti e produzione, sia per quelli di manutenzione.

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Una fonte da sfruttare

“Durante le precipitazioni miliardi di galloni (1 gallone circa 4 litri) di acqua piovana si riversano a terra in tutto il mondo che è un enorme potenziale se utilizzato nel modo giusto. Per risolvere questo problema, Rainergy offre un generatore progettato per raccogliere energia dalla pioggia, in grado di produrre un quantitativo di elettricità pari a 3626 kWh in un anno, quasi sufficienti (92%) ai bisogni di una casa”. Nero su bianco ecco il perché il progetto ha ottenuto attenzione e i conseguenti finanziamenti.

Rainergy vanta molti pregi, tra cui quello di aver offerto una soluzione a tutte le persone che non possono ancora utilizzare la rete elettrica. I paesi poveri interessati dal problema sono numerosi in tutto il mondo. Rainenergy punta all’innovazione con semplicità e basso impatto ambientale. Una vera e propria soluzione del futuro.

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