Il Project management non riguarda solo la creazione di programmi precisi e la gestione di tempistiche e budget, ma significa prima di tutto sfruttare al massimo le idee e proposte del proprio team. In molti casi, infatti, è il lavoro di squadra che permette di raggiungere di risultati vincenti, grazie alla valorizzazione dei propri dipendenti.
È il termine ‹‹gestione›› a suggerire ciò che avviene sul piano pratico, ovvero assicurare che un compito a una serie di attività del progetto venga eseguito in maniera ottimane ed efficace.
- La gestione pratica del progetto ha inizio con lo sviluppo del Project Charter, documento mediante il quale vengono esposti agli stakeholder – traducibile in “portatori di interesse” (una categoria che include i clienti, i fornitori, i finanziatori, i collaboratori, ma anche gruppi esterni di interesse locale) – tutti i ruoli degli attori principali, i passi delle azioni da svolgere, l’analisi dei rischi, ma anche vincoli e presupposti, oltre alle aspettative di successo del progetto.
- Il secondo step della gestione pratica è la definizione della WBS (Work Breakdown Structure). Per WBS si intende la suddivisione gerarchica di un progetto in attività di livello sempre più basso e di conseguenza maggiormente gestibili. Il lavoro pianificato è incluso nel livello più basso dei componenti della WBS, i Work Package. Essi possono essere sottoposti a schedulazione, stima dei costi, monitoraggio e controllo.