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Cinque stelle di censura, come i grillini vietano i libri messi all’Indice

Nel 1559 papa Paolo IV creò “L’Indice dei libri proibiti” (in latino Index librorum prohibitorum): era un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa cattolica. Secondo il diritto canonico, le forme di controllo sulle opere a stampa dovevano essere principalmente due: la prima, di approvazione, volta a concedere il classico imprimatur ai libri redatti da cattolici su tematiche riguardanti la morale o la fede; una seconda, di condanna, per volumi che si riteneva mettessero in circolazione idee erronee: quest’ultima prevedeva l’inserimento di tali opere nell’Indice. Era il 1559, dicevamo, ma a quanto pare ora in Italia ci pensa il Movimento 5 Stelle a rispolverare la tradizione.

L’elenco fu soppresso dalla Congregazione per la dottrina della fede il 4 febbraio del 1966. Oggi si legge in una nota: “Circolo dei Lettori o dei detrattori del Movimento 5 Stelle? Una realtà pagata con i soldi dei cittadini piemontesi che fa propaganda politica a senso unico”. Ai 5 Stelle non vanno bene gli ospiti e i libri inseriti nel calendario dello storico Circolo culturale torinese. Il loro è un duro ammonimento, quasi intimidatorio.

Nella nota pentastellata si legge ancora: “Martedì 16 a Novara si terrà un evento per pubblicizzare il libro del giornalista Jacopo Iacoboni, il giorno seguente a Torino sarà la volta di Carlo Calenda, ex Ministro dei Governi Renzi e Gentiloni”. I grillini si domandano, agguerriti, quali siano i criteri adottati dal Circolo dei Lettori per proporre autori e serate culturali. Interrogheranno nuovamente l’assessore alla Cultura Parigi “chiedendo conto delle ultime scelte del Circolo anche per comprendere se si è trattata di una scelta da attribuire ai nuovi vertici del Circolo oppure ai passati amministratori”.

Lo ha detto Francesca Frediani, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. Ospiti e libri sgraditi al governo e al Movimento che quindi, secondo loro, non possono essere pubblicizzati o invitati. Sarà un’altra cosa “ai coltelli” come insegna il metodo Casalino?

Si tratta, praticamente, di una vera e propria intimidazione. Jacopo Iacoboni, infatti, presenterà il libro “L’esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 stelle” (Laterza), una pubblicazione che non promette nulla di buono per i grillini… “Un movimento partito dalla democrazia dal basso, ma controllato in realtà da una srl dall’alto; nato sul mito della rivolta di popolo contro il sistema e finito a incontrare lobby e costruire reti di potere; un movimento che è passato dal tifare per le Pussy Riots a incontrare gli emissari di Vladimir Putin. Un esperimento che costruisce e organizza il consenso usando le reti.”

Calenda invece parlerà del suo libro “Orizzonti selvaggi” (Feltrinelli): “Questo libro ricostruisce le ragioni della caduta dell’Occidente, analizza la consistenza delle paure globali e propone una visione e un progetto per affrontarle. Immergersi nelle inquietudini e definire i contorni dei nostri orizzonti selvaggi è il primo passo per ricostruire un pensiero politico credibile, capace di coinvolgere e mobilitare i cittadini.” Via, Calenda e Iacobini: all’Indice!!! Che poi visto che  al governo i grillini stanno con Fontana che dice quel che dice su donne e famiglia, va benissimo: il nuovo Medioevo gialloverde è davanti ai nostri occhi.

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